L'arte sostiene Haiti: una mostra mercato nel Cubo in Crepadona

Il Lions club Belluno San Martino organizza l'evento di solidarietà
A sinistra la distribuzione di pasti ad Haiti Sopra Giangiacomo Nicolini in una recente mostra
A sinistra la distribuzione di pasti ad Haiti Sopra Giangiacomo Nicolini in una recente mostra
BELLUNO.
L'arte a sostegno di Haiti. Il Lions club Belluno San Martino organizza una mostra mercato al Cubo di Botta a Palazzo Crepadona, per aiutare i bambini e i ragazzi che a seguito del terremoto che ha devastato l'isola caraibica l'anno scorso sono rimasti amputati.

Il pubblico potrà acquistare le opere esposte, e le donazioni attraverso "Insieme si può" giungeranno ai medici Lions che stanno operando tra Port au Prince e le altre cittadine haitiane. Nel Cubo si troveranno alcune opere realizzate dagli studenti del liceo artistico Leonardo Da Vinci di Belluno, ma anche alcune fotografie scattate dal pediatria Giangiacomo Nicolini, che si è recato sull'isola per aiutare la popolazione sia l'anno scorso che quest'anno (è appena tornato dalla seconda esperienza di volontariato, cui ha preso parte con alcune infermiere del reparto di pediatria del san Martino). «L'idea della mostra nasce qualche mese fa», spiega la presidente del Lions Angela Pierobon. «Il Da Vinci ci ha contattato spiegando che aveva diverse opere, realizzate dagli studenti, che avrebbero meritato un'esposizione. Poi i Distretti del nord est hanno promosso il "Progetto Haiti", che prevede di fornire una protesi per ogni ragazzo amputato dell'isola, e ai vari club è stato chiesto di fare la loro parte organizzando delle attività per raccogliere fondi». Sabato alle 18.30 è prevista l'inaugurazione, cui dovrebbero partecipare anche le autorità cittadine. La mostra "Una speranza per Haiti" rimarrà aperta una settimana, e consentirà ai bellunesi non solo di dare il loro contributo per il progetto, ma anche di ammirare i lavori degli studenti del Da Vinci. Il Cubo di Botta sarà aperto dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20, sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20. Per meglio contestualizzare la situazione dell'isola post sisma, alle pareti del Cubo verranno appese alcune delle fotografie che Giangiacomo Nicolini ha scattato lo scorso anno.

Il pediatra è appena rientrato dalla seconda esperienza sull'isola, «molto intensa», spiega. «Questa volta abbiamo avuto un rapporto molto intenso con la morte, quasi quotidiano, visto che ci siamo occupati di persone affette da colera». Se l'anno scorso Nicolini ha realizzato una mostra con i suoi scatti, quest'anno pensa invece a un dvd, che raccoglierà alcune immagini e video di Haiti a un anno dal terremoto. In futuro potrebbero essere organizzate anche delle serate per presentare il lavoro.

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