Lascia due valigie e il conto da pagare cliente condannato
CORTINA. Lasciano le valigie e scappano. Due notti a sbafo in hotel: cena, pranzo e poi chi si è visto si è visto. Zio e nipote hanno lasciato in camera i bagagli vuoti e alla reception del Nord di Cortina un conto da pagare di 357 euro. L’insolvenza fraudolenta è costata a Luciano Di Palma una condanna a un mese di reclusione convertito in 7.500 euro di multa dal giudice Feletto. Il pubblico ministero Rossi di mesi ne aveva chiesti quattro, mentre il difensore Morettin l’assoluzione perché il fatto non sussiste, in subordine il minimo della pena.
La vicenda è stata ricostruita in tribunale dal gestore dell’albergo Fabio Ghedina, che nel dicembre di quattro anni fa era stato contattato dal futuro imputato per una settimana di soggiorno, dal 20 al 27, un periodo di alta stagione (665 euro il costo complessivo). Le comunicazioni sono avvenute via mail e non è stato richiesto il pagamento di alcuna caparra. I due clienti sono arrivati, hanno pernottato, consumato due pasti e, dopo la seconda notte, se ne sono andati senza avvertire nessuno. Hanno lasciato le valigie senza nemmeno un vestito all’interno, segno che era tutto premeditato.
Anche i successivi contatti sono avvenuti tramite posta elettronica e, quando il cliente è venuto a sapere che ci sarebbe stata una denuncia, ha garantito che non avrebbe versato un soldo. La querela non è stata ritirata nemmeno durante l’udienza di ieri mattina, a precisa domanda della difesa e il processo è arrivato in fondo con la condanna a un mese di reclusione, convertito in pena pecuniaria. (g.s.)
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