Lascia il lavoro in fabbrica per fare l’apicoltore

Il trentenne zoldano Massimiliano Uccel ora possiede ottanta alveari «Facevo esperienza nel tempo libero e mettevo da parte i risparmi per le arnie»
VAL DI ZOLDO . «Le api sono la mia passione sin da piccolo». Massimiliano Uccel – come Elia Costa e Roberto Corazza – si è convinto che vivere in montagna è bello. C’è chi abbandona la montagna per andare in città ma c’è chi resta perché convinto che val la pena rimanere a cospetto delle Dolomiti.


«Ho fatto una scelta di vita», sono le parole decise di Massimiliano Uccel, «perché ho sempre avuto la passione per la valle di Zoldo per tutto quello che ti offre: animali, crode, piante e panorami mozzafiato. Ho un rapporto ombelicale».


Massimiliano Uccel ha trenta anni. Presa la licenza media a Forno di Zoldo ha frequentato l’Itis di Belluno. Conseguito il diploma ha avuto diverse richieste di varie aziende della provincia ed ha deciso di scegliere la più vicina, la Silcon Plastic, che gli permetteva di restare a Zoldo dove poteva continuare a coltivare la sua passione. Alla Silcon Plastic è rimasto sette anni. «Nel tempo libero», continua Uccel, «mi sono sempre interessato alle api. Ho letto libri, riviste. Ho frequentato diversi corsi con professionisti di Belluno. Ho iniziato a procurarmi qualche arnia per fare esperienza. Naturalmente mettevo sempre da parte i risparmi per gli acquisti futuri».


Al settimo anno in azienda è arrivato il momento del grande passo, non senza preoccupazioni da parte dei genitori che lo vedevano lasciare il certo per l’incerto. «Non ho avuto alcun dubbio», dice Massimiliano Uccel, «nell’aprire la mia azienda agricola “La Gazola” e cambiare cambiare così il corso della mia vita. Forte dei miei risparmi ho acquistato gli alveari e le api regine e tutto quello che serviva per la nuova attività: il furgone, lo smielatore, lo strumento per confezionare il miele».


Massimiliano Uccel adesso possiede 80 alveari. Quale il riscontro? «Il 2016», dice, «è andato bene, anche merito del bel tempo. Avevo disponibilità di prodotti e sono potuto andare nei vari mercati del Veneto, Treviso e Belluno in primis, per vendere il prodotto. Ho diverse postazioni nella provincia di Belluno. In Zoldo produco miele di alta montagna, il tarassaco, melata di abete, rododentro, acero montano ed erica carnea. Fuori, nella parte bassa della provincia, acacia, tiglio e castagno. Quest’anno la stagione non è partita bene perché la primavera ha fatto i capricci, troppo freddo. Però si è ripresa».


Attualmente Massimiliano Uccel lavora da solo ma ha intenzione di incrementare il lavoro e quindi aumentare il numero degli alveari. «Devo migliorare anche la selezione delle api regine di razza carnica per la loro adattabilità al clima della montagna». Il suo miele ha la certificazione Dop delle Dolomiti e la Carta qualità del Parco. Il giovane apicoltore fa parte, inoltre, dell’associazione Apidolomiti.


Mario Agostini


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