L’assedio del gelo: in quota meno 40 gradi percepiti

Sarà un Capodanno all’insegna del freddo artico sia in montagna che in pianuta. Nelle prossime ore, secondo l’Arpav, le giornate più glaciali dell’anno
Commuters depart from Union Station with wind chills nearing minus 30 Fahrenheit on Tuesday, Jan. 7, 2014, in downtown Chicago. Dangerously cold polar air snapped decades-old records as it spread Tuesday from the Midwest to southern and eastern parts of the U.S. and eastern Canada, making it hazardous to venture outside and keeping many schools and businesses closed. (AP Photo/Andrew A. Nelles)
Commuters depart from Union Station with wind chills nearing minus 30 Fahrenheit on Tuesday, Jan. 7, 2014, in downtown Chicago. Dangerously cold polar air snapped decades-old records as it spread Tuesday from the Midwest to southern and eastern parts of the U.S. and eastern Canada, making it hazardous to venture outside and keeping many schools and businesses closed. (AP Photo/Andrew A. Nelles)

BELLUNO. Basteranno pelliccia, berretto, sciarpa, guanti e stivali imbottiti per contrastare il freddo polare che tra oggi e domani si abbatterà sulle Dolomiti e su tutto il Veneto? “Lo scopriremo solo vivendo” potremmo dire sulla scia di una vecchia canzone. Infatti, questi ultimi giorni del 2014 ci riserveranno probabilmente le temperature più fredde di tutto l’anno. A dirlo è l’Arpav. In arrivo, infatti, è il “Burian”, una corrente di aria fredda direttamente dalla Russia che durerà fino a Capodanno.

Il gelo è arrivato. «Oggi, però, dovrebbe essere la giornata più fredda, tanto che tra i 2000 e i 3000 metri di quota, dove ci saranno forti raffiche di vento, la temperatura percepita potrà arrivare anche a -38°/-40° centigradi. Vale a dire valori limite per la praticabilità degli ambienti esterni», dice il previsore Gianni Marigo del centro valanghe di Arabba dell’Arpav, il quale precisa che «oggi e domani lo zero termico si registrerà praticamente a livello del mare, mentre già venerdì si alzerà a 2500 metri».

Le temperature ieri. Intanto, ieri, la temperatura minima più bassa si è registrata ad Asiago con -13.9°, seguita da Pescul con -13°, Arabba con -12.3° e Santo Stefano di Cadore con -11.4°. In Marmolada, invece, c’erano -22.5 gradi. A Feltre la colonnina di mercurio è scesa a -10.6° molto di più dei 7.7 gradi sotto zero registrati a Cortina, mentre a Belluno c’erano -6.5°. Nella pianura veneta, che per qualche giorno beneficerà della presenza del Foehn, la temperatura era più mite: a Vicenza si sono registrati - 4 gradi, a Padova e Treviso - 3°, a Venezia -2° e a Rovigo - 1°. Ma anche in alcune zone montane, grazie al vento caldo, si è faticato a raggiungere lo zero: è il caso di Agordo dove ieri c’erano soltanto 0.4 gradi centigradi.

Le previsioni per i prossimi giorni. «Il Foehn si manifesterà oggi e domani, ma appena calerà», precisa Marigo, «le temperature caleranno drasticamente anche nelle valli». Il tempo sarà prevalentemente soleggiato nella giornata odierna, mentre qualche nube potrebbe comparire il giorno di San Silvestro, quando le temperature massime caleranno in pianura, mentre saranno in leggero aumento nelle vette dolomitiche.

Clima anomalo. «In questi giorni le temperature in quota sono abbondantemente al di sotto di quelle del periodo», precisa Marigo, «infatti, nella terza decade di dicembre dovremmo misurare in media -1 gradi a circa 1500 metri di altitudine, mentre ieri eravamo a -7°/-8° rispetto alla norma e oggi saremo anche a 10 gradi sotto la media stagionale». Infine, per gli amanti dello sci, con tutto questo gelo, si dovrà attendere ancora qualche giorno per vedere ricomparire la neve. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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