L'assessore Bottacin “disturbato” in video conferenza

Un hacker ha insultato i veneti e rilanciato immagini hard durante il resoconto degli interventi della Protezione civile

BELLUNO

Assessore hackerato durante la conferenza stampa di fine anno. Una videoconferenza che Gianpaolo Bottacin ha dovuto interrompere per poi riprendere; non prima, però, di aver dato l’incarico di denunciare l’intrusione alla polizia postale. L’anonimo per una decina di minuti se n’è stato zitto, poi ha cominciato a disturbare, tra l’altro con epiteti contro i “veneti co...” e lanciando pure immagini hard.

Al primo attacco, il soggetto è stato respinto, ma dopo si è ripresentato, ancora più beffardo, fino a che Bottacin si è spazientito ed ha interrotto il collegamento con i giornalisti. Lo ha ripreso dopo aver modificato l’accesso. Il punto stampa è stato portato a conclusione con tranquillità, ma nel pomeriggio sia Bottacin che il suo segretario sono risultati inaccessibili per lunghe ore.

Una giornata convulsa per l’assessore regionale alla protezione civile, che nel recente passato vittima è stato raggiunto da minacce per la sua azione di contrasto delle ecomafie. Bottacin ha avuto modo, comunque, di ribadire quello che più gli interessava e cioè che «alla specificità del territorio bellunese, nel 2020, ancora una volta è stata riconosciuta dalla Regione la massima attenzione, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia.

Basti pensare che nell’ambito delle attività commissariali legate a Vaia e per altre urgenze, nell’area bellunese sono stati avviati 83 interventi di mitigazione e ripristino a fronte di rischio idrogeologico su 210 in tutto il Veneto. A fronte di nuove emergenze, per lo stesso territorio sono stati dichiarati 8 stati di crisi regionali su 12. I dati confermano che la montagna ci sta a cuore ed è considerata un campo di intervento strategico».

I giornalisti erano stati convocati in video per fare il punto anche sull’ultima emergenza, quella del 6 dicembre. I danni sono stati quantificati in 323 milioni.

L’assessore ha precisato che 189 sono stati verificati al dettaglio e che 96 di questi riguardano la provincia di Belluno. È presumibile, dunque, che la somma conclusiva arriverà a 150 milioni. I cantieri della ricostruzione si aggiungeranno a quelli della tempesta Vaia. E al riguardo Bottacin ha riferito che per gli 83 interventi nell’ambito delle attività commissariali sono stati investiti 51 milioni di euro a fronte di 124 complessivi in regione.

A queste cifre vanno sommati ulteriori 5 milioni di euro per i primi interventi di urgenza a seguito del maltempo di fine dicembre. Inoltre, si devono considerare i lavori svolti tramite enti strumentali e società partecipate per un totale di 48 milioni che riguardano 63 interventi.

«Per l’attività ordinaria delle nostre strutture», ha aggiunto l’assessore, «su un totale regionale di 21 milioni di euro per 620 per interventi in opere idrauliche forestali e di gestione del patrimonio silvo pastorale, 8 sono stati impiegati nel Bellunese per avviare 170 progetti. Altri 2 milioni sono stati impiegati nella riduzione del rischio idrogeologico».

Importanti interventi non sono mancati anche in materia di bonifica e ripristino ambientale. Oltre ai bandi specificatamente dedicati si è provveduto ad intervenire anche su alcune situazioni segnalate direttamente dal territorio. Tra queste rientra il finanziamento per l’ex calce Mas a Sospirolo di ben 824.000 euro.

Altri 340.000 euro sono stati inoltre destinati a favore del comune di Fonzaso per le attività di caratterizzazione e la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti presso l’impianto di recupero in località Pedesalto.

Un importante capitolo di questa attività, Bottacin lo ha riservato alla collaborazione con le associazioni di Protezione Civile del territorio.

«A favore delle associazioni del Bellunese sono stati erogati 247.000 euro, pari al 28,4% del totale regionale. L’assessorato, inoltre, ha riservato 300.000 euro complessivi per il Soccorso Alpino che sono andati a sommarsi a quelli già previsti dalla convenzione con la sanità. Importanti convenzioni sono state portate a termine con altre organizzazioni e, anche quest’anno, è stato valorizzato il ruolo delle associazioni impegnate nei servizi Anti Incendio Boschivo». —
 

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