Lastra d’acciaio sulle gambe dell’operaio

Infortunio sul lavoro nel cantiere della centralina idroelettrica sul Ru de Falzarego. Un 29enne indiano finisce all’ospedale
Di Gigi Sosso

CORTINA. Un lastrone di metallo sulle gambe. Incidente sul lavoro in una delle centraline idroelettrice del Ru de Falzarego, un torrente che scende sul versante di Cortina del passo Giau e si butta nel Boite. Ma in definitiva senza gravi conseguenze per un operaio di 29 anni e origini indiane, dipendente della D.M. costruzioni di Bolzano. Rashpal Singh ne avrà per una quindicina di giorni mi riportati agli arti inferiori e per i traualla schiena. È’ stato ricoverato all’ospedale San Martino di Belluno, dove i medici non gli avrebbero riscontrato fratture particolari, nonostante i 60 chili di acciaio addosso.

L’operaio altoatesino d’adozione stava lavorando con i colleghi alla sistemazione della centralina, nei pressi della malga Peziè de Parù. Era più o meno mezzogiorno, quando avrebbe tentato di spostare la lastra, finendo per tirarsela addosso. Il suo tentativo di evitarla gli ha risparmiato guai più importanti, nel senso che è stato colpito soltanto alle gambe. Immediata la chiamata ai carabinieri di Cortina, al Suem 118 e allo Spisal, il Servizio prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. I medici sono arrivati a bordo dell’elicottero giallo, dal momento che la zona non è facilmente raggiungibile in velocità e hanno trasportato il paziente al pronto soccorso dell’ospedale San Martino. Qui l’hanno affidato ai colleghi per i primi esami del caso, dalle radiografie alla tomografia assiale computerizzata. Tutto per cercare di capire se c’era qualcosa di rotto.

Mentre i ragazzi coordinati dal capitano Cristiano Rocchi e gli ispettori dello Spisal hanno cominciato le indagini, che si svolgono abitualmente, in caso d’infortunio sul lavoro. Non ci può essere ancora un responso definitivo ai rilievi, ma la prima impressione è che si sia trattato di una fatalità. Una manovra forse azzardata o un’improvvisa perdita dell’ equilibrio, in un’ambiente di lavoro, nel quale sarebbero state osservate con scrupolo tutte le norme di sicurezza. Anche i soccorsi sono stati molto tempestivi e questo ha contribuito a una prognosi, tutto sommato, contenuta.

Rashpal Singh è indiano di nascita, ma risiede ormai da qualche tempo in Alto Adige, dove ha trovato lavoro come operaio in questa impresa, che ha sede in corso Italia. Una società a responsabilità limitata, che negli anni ha maturato una notevole esperienza anche nelle centraline idroelettriche. Per dirne altre due, la Valmontina, nella zona di Perarolo di Cadore per conto della società Alpina e la San Pancrazio, in provincia di Bolzano, per la Hydropower. In Ampezzo sta sistemando questo manufatto per la produzione di energia elettrica, accanto agli altri già esistenti lungo il corso, a cominciare da quello di proprietà delle Regole.

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