Lastre di eternit nei solai parte subito la bonifica
LAMON. Si procede per abbattere le barriere architettoniche e per adeguarsi alle normative antincendio e si trovano altre barriere, quelle che possono innescare potenziali incendi biologici. A Lamon, la ricognizione tecnica per adeguare il centro di riabilitazione funzionale, fa affiorare le lastre di eternit sui pavimenti del secondo e del terzo piano, quelli peraltro destinati all’ampliamento della struttura per portare i posti letto da 48 a 72. Così la bonifica di quelle aree di pavimentazione contenenti amianto si pone come il primo e necessario passaggio per procedere agli adeguamenti normativi e successivamente alla ristrutturazione dei due piani. Il tutto, naturalmente, con un occhio al risparmio.
L’azienda sanitaria, una volta riscontrata la presenza di eternit nella struttura sia pure limitata a poche porzioni dei solai, ha invitato le ditte specializzate a farsi avanti per la rimozione del materiale. Si è aggiudicata il lavoro la Triches di Castion che ha presentato l’importo più basso. L’intera operazione supera di poco i quattromila euro. Non è questa l’unica struttura di proprietà dell’Usl dove siano rinvenute lastre di eternit. In tempi meno recenti, quando era in corso la ristrutturazione della prima Rsa di riconversione psichiatrica, prima ancora sede della pneumotisiologia, i lavori hanno subito una breve battuta d’arresto per gli stessi problemi. Che non riguardano solo gli edifici pubblici ma anche tante case private con almeno trent’anni di vita. Tornando a Lamon, i lavori che coinvolgeranno il centro di riabilitazione funzionale diretto dal primario Massimo Ballotta, sono dunque l’adeguamento alla normativa antincendio e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Si passerà successivamente all’ampliamento della struttura.(l.m.)
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