Lastreghe chiede lampioni: «Non ci sentiamo al sicuro»
PONTE NELLE ALPI. Lastreghe chiede luce. Illuminazione pubblica, che al momento i residenti della frazione di Ponte nelle Alpi non ritengono sufficiente a garantire la sicurezza. Si fa presto a dire...
PONTE NELLE ALPI. Lastreghe chiede luce. Illuminazione pubblica, che al momento i residenti della frazione di Ponte nelle Alpi non ritengono sufficiente a garantire la sicurezza. Si fa presto a dire controllo di vicinato, se bisogna farlo a lume di candela. Il sindaco Paolo Vendramini garantisce che sarà tutto a posto entro la primavera - estate dell’anno prossimo, nel frattempo sui tavoli del municipio di Cadola ci sarebbe un progetto, che per essere concretizzato avrà bisogno di finanziamenti da Europa e Regione.
Nel frattempo, bisognerà fare attenzione e tenere gli occhi spalancati: «Sono ormai due anni che si parla di maggiore illuminazione nella nostra frazione, ma non abbiamo ancora visto risultati concreti», protesta Dolores Collarini, «è uno degli argomenti degli incontri con gli amministratori, tuttavia nessuno si decide e siamo una quindicina di famiglie ad avere questo problema, in particolare quelle che vivono sulla strada verso la Vena d’Oro. Il traffico è notevole, anche quello pesante e non ci sentiamo sufficientemente sicuri».
Il messaggio arriva sulla scrivania del primo cittadino, che non punta i riflettori solo su Lastreghe, ma sull’intero territorio comunale: «Stiamo sviluppando un piano molto più ampio», garantisce Vendramini, «che riguarda anche altre frazioni, che possono avere lo stesso problema. A Lastreghe, c’è un comitato frazionale e nessuno dei componenti mi aveva mai parlato di illuminazione, ad ogni modo posso rassicurare i miei paesani, perché siamo già nella fase della ricognizione dei luoghi con maggiori esigenze, ma non andremo sicuramente avanti a spot, facendo contento qualcuno piuttosto che qualcun altro. Cercheremo di fare un discorso molto più ampio, con un progetto complessivo».
Per quest’anno, ormai non succederà niente. Che tempi ci sono? «Credo che saremo in grado di presentare questo progetto all’inizio dell’anno prossimo e passare alla fase esecutiva tra la primavera e l’estate, sempre del 2018».
Quanti soldi ci vorranno e da dove arriveranno. Quanti lampioni saranno necessari? «Al momento, sono in grado di dire soltanto che i finanziamenti arriveranno attraverso bandi europei e regionali. Non abbiamo ancora un importo preciso e nemmeno un numero, ma è questione di tempo.
Gigi Sosso
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