L’Ater si prepara a vendere gli alloggi

BELLUNO. L’Ater di Belluno si prepara a programmare la dismissione di parte del patrimonio immobiliare, così come deciso negli anni scorsi dalla Regione Veneto con l’approvazione della legge finanziaria 2011.
L’azienda territoriale di edilizia residenziale, infatti, sta stendendo il programma, dopo che nei giorni scorsi Venezia ha varato il piano strategico, che dà operatività alla immissione sul mercato degli immobili di proprietà.
«Il piano prevede», ricorda il direttore Carlo Cavalet, «la messa in vendita di 818 alloggi di proprietà dell’Ater, che abbiano più di 20 anni. La prelazione sull’acquisto sarà logicamente offerta agli inquilini che potranno acquistare l’immobile dove risiedono a condizioni particolari, fino a giungere ad uno sconto tra il 25 e il 45% sul prezzo di mercato in base al loro reddito familiare». Condizioni quindi vantaggiose quelle imposte dalla Regione, proprio per giungere alla realizzazione del piano che prevede a livello veneto la dismissione di qualche migliaio di alloggi, per guadagnare dai 300 agli 800 milioni di euro. Soldi che dovranno essere poi reinvestiti in altri settori.
«Il piano di vendita ha una validità di cinque anni che possono giungere alla fine ad otto, se si considerano tutte le pratiche definitive», prosegue il direttore dell’Ater che aggiunge: «Entro i prossimi mesi invieremo ai nostri inquilini che occupano gli alloggi che abbiamo individuato come rientranti nel piano regionale, una lettera in cui li avvisiamo del progetto e li invitiamo, se interessati, a farsi avanti per l’acquisto. Ad essere immessi nel mercato per primi saranno i condomini a proprietà mista, vale a dire quelli dove parte degli alloggi sono già stati venduti. La vendita sarà scaglionata», sottolinea Cavalet.
Restano però alcune perplessità tra gli addetti ai lavori sulla reale possibilità che si riesca a vendere tutti gli alloggi. «Abbiamo preventivato la possibilità di dismettere 300 appartamenti con un guadagno che potrebbe aggirarsi sui 15 milioni di euro», sottolinea Cavalet.
Intanto, l’Ater sta lavorando alacremente alla stesura del piano di priorità da consegnare alla Regione che ha promesso di stanziare delle risorse derivanti dalla vendita degli immobili.
«Il piano strategico prevede l’utilizzo dei soldi che si guadagneranno e contempla alcune indicazioni sul futuro delle Aziende territoriali di edilizia residenziale. Venezia ha stilato delle priorità di interventi e ogni Ater deve presentare dei progetti che possano rientrare tra queste e beneficiare di nuova liquidità».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi