Latitante e introvabile Moulay batte l’Interpol
Falcade. L’imputato di omicidio di Federico De Valiere non si trova da 18 anni Setacciate le banche dati delle forze di polizia e dei Paesi dell’area Schengen
FALCADE. Omicidio De Valiere: l’imputato è sempre latitante. Nessuno pensava che Mohammed Aziz Moulay si presentasse all’udienza di ieri mattina in tribunale. E c’è lo stesso pessimismo per il 17 novembre, quando il giudice per le indagini Sgubbi non potrà fare altro che rinviare di un altro anno per ulteriori ricerche.
Non ci sono alternative nemmeno per il pm Gallego, visto che l’omicidio è un reato che non si prescrive. Il difensore d’ufficio Resenterra, che non prenderà un euro di parcella, chiederebbe volentieri una sentenza di non doversi procedere, anche per risparmiare i soldi dei contribuenti, ma proprio non si può.
Ma cosa è stato fatto in questi 18 anni? Il decesso del 59enne muratore agordino risale alla notte tra il 9 e il 10 marzo 1999. Moulay era già stato assolto per insufficienza di prove dalla Corte d’Assise di Belluno: ma nel novembre di tre anni fa la Corte d’Assise d’Appello di Venezia ha annullato la sentenza e rinviato gli atti al gip bellunese, su richiesta del procuratore generale. Il cittadino marocchino è stato cancellato per irreperibilità il 13 novembre 2003 dal suo domicilio zumellese di via Fratti 3, ma già da febbraio non c’erano più tracce della sua presenza nel territorio italiano. Dopo il coinvolgimento del Nucleo investigativo dei carabinieri di Belluno, le ricerche sono state portate avanti attraverso le banche dati delle forze di polizia e l’Interpol, che si è interfacciata con i colleghi marocchini. Niente nemmeno in Maghreb.
Moulay è stato cercato anche negli elenchi delle Usl sia nel Bellunese che a Verona. È infatti nella città scaligera che sarebbe stato localizzato nel 2006. Era stato fotosegnalato in questura il 25 ottobre di quattro anni prima per la richiesta del permesso di soggiorno, da allora non ci sono stati altri accertamenti dattiloscopici. In seguito, le ricerche si sono spostate su tutta l’area Schengen, anche per cercare di capire se possa aver preso un volo per un Paese straniero, ma nulla è emerso nemmeno in questo senso né a nome Mohammed Aziz Moulay né con gli alias conosciuti.
Non si sa dunque dove sia l’uomo che avrebbe accoltellato De Valiere in bagno. Le sue impronte sono su dieci lattine di birra trovate nella cucina della vittima, accanto ai piatti sporchi della cena consumata quella sera. A novembre, una nuova puntata della vicenda giudiziaria.
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