Latte, 13 aziende agricole a un passo dalla chiusura

Il calo del prezzo del prodotto sta mettendo in ginocchio i produttori provinciali Oggi presidio di Confagricoltura a Pavia, Coldiretti a Mestre sensibilizza gli utenti
Di Paola Dall’anese
Alcune mucche nei box di una stalla in una foto d'archivio. ANSA
Alcune mucche nei box di una stalla in una foto d'archivio. ANSA

BELLUNO. Sono 13 le aziende agricole bellunesi a un passo dalla chiusura: tutta colpa della diminuzione del prezzo del latte, causata dalla concorrenza dei produttori sovranazionali. La situazione è molto grave e pesante soprattutto in provincia, dove i costi per la produzione di latte e la gestione delle stalle ha di per sè una spesa più elevata rispetto alle altre parti del Veneto e della pianura.

Sembra che questo non interessi poi tanto alla politica e intanto le banche minacciano di chiudere i finanziamenti, se le aziende agricole non rispetteranno i loro impegni nei pagamenti dei prestiti accesi. Prestiti che «erano stati sottoscritti in tempi in cui il prezzo del latte era più alto. Gli imprenditori agricoli avevano iniziato a investire su macchinari e sugli animali, ma ora», spiega il presidente di Coldiretti, Silvano Dal Paos, «le cose non stanno più così: i soldi scarseggiano per la diminuzione del costo del latte e quindi le entrate nelle aziende stanno diminuendo».

A livello bellunese si parla di un decremento del 15-20% di introiti, «una somma significativa», aggiunge il presidente di Confagricoltura, Diego Donazzolo.

E così, gli agricoltori hanno deciso di tornare in piazza. La settimana scorsa era toccato alla Coldiretti presidiare dalle 3 di mattino fino alle 13 la sede della multinazionale Lactalis a Pavia, oggi toccherà alla Confagricoltura.

«Gli allevatori non sono comparse da portare in piazza per avere un riscontro mediatico», precisa Donazzolo. «Non è con lo sventolio di bandiere di un solo colore che si risolvono i problemi, serve un’azione forte e condivisa per affrontare con successo i problemi a vari livelli. C’è una spaccatura profonda nel settore zootecnico non certo voluta dagli allevatori. Manca una politica lungimirante che sappia coniugare le specificità territoriali come quelle delle montagna».

Le iniziative di protesta non si interrompono anche se dal governo italiano è arrivata proprio ieri la notizia di un finanziamento di 55 milioni di euro per tutte le aziende agricole italiane a sostegno del Fondo latte per il pagamento dei mutui. «È un buon passo in avanti», precisa Dal Paos, «ma non risolve certo questa situazione. Dobbiamo sensibilizzare le persone ad acquistare e consumare prodotti italiani prima e veneti poi. Per questo oggi saremo all’Auchan di Mestre per presentare, insieme con altre aziende agricole venete, i nostri prodotti, i prodotti bellunesi. Questo presidio informativo e di sensibilizzazione andrà avanti almeno due o tre giorni e in questa occasione distribuiremo gratuitamente i prodotti di Lattebusche del nostro territorio. Con noi anche una latteria vicentina e una trevigiana. Sono i consumatori», conclude il presidente della Coldiretti bellunese, «la nostra forza, coloro che possono cambiare le sorti di un sistema che ci sta mettendo in grave difficoltà».

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