Lavori a rilento, protesta a Polpet
PONTE NELLE ALPI. Gli esercenti delle uniche tre realtà commerciali sopravvissute a Polpet – i due bar e la cooperativa alimentare – si sentono presi in giro, dopo aver sopportato i disagi e i mancati incassi provocati dall’intervento di riqualificazione di piazza Arrigo Boito. Con chi prendersela? Con l’amministrazione, con la direzione dei lavori, o con l’impresa Deon? La goccia che ha fatto traboccare il vaso: per la rifinitura dell’asfalto e la tracciatura degli stalli i parcheggi sono stati delimitati e chiusi alle 6,40 del mattino e lasciati chiusi anche alle 16 quando le maestranze sono andate a casa, senza però aver nemmeno toccato l’ asfalto.
Insomma gli esercenti denunciano «la mancanza di rispetto avuto da tutti: amministratori ditta e responsabili vari e con quanto successo oggi è emerso il menefreghismo puro da parte di tutti».
«Cittadini residenti e attività commerciali hanno avuto molta pazienza in tutti questi mesi e si è cercato, insieme alla ditta, di creare i minori disagi possibili» - aveva affermato il sindaco Vendramini l’8 ottobre alla riapertura della piazza. A lavori di riqualificazione praticamente ultimati, erano state tolte le modifiche alla viabilità che erano state introdotte in via temporanea. I lavori di riqualificazione, iniziati in primavera avevano avuto dei rallentamenti a causa del maltempo e di alcuni imprevisti.
Restavano solo tre interventi da ultimare: l’impianto di illuminazione del monumento ai caduti che è stato completato in questi giorni dalle maestranze del Comune, la sistemazione degli ambiti del monumento (da ultimare) e, come detto, la sistemazione dell’asfalto della parte della piazza destinata a parcheggio.
Gli interventi alla piazza sono stati resi possibili grazie a un finanziamento arrivato lo scorso anno da Venezia, tramite l’Unione montana Bellunese e nell’ambito dell’Intesa programmatica d’area. Per Ponte si tratta di circa 300 mila euro. La quota di cofinanziamento del Comune, come da indicazioni regionali, è di 59 mila.
Paolo Baracetti
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