Lavori all’acquedotto causano dei danni e il Bim non rimborsa
FORNO DI ZOLDO. Niente risarcimento danno per la rottura del riduttore di pressione. La signora Mirella Gamba chiede invano il risarcimento per i danni causati dai lavori del Bim servizi pubblici spa. Ed è molto arrabbiata.
«Dopo i lavori che erano stati fatti vicino a casa mia (ultima dell’acquedotto che viene da Casal ) il 2 marzo», afferma adirata Mirella Gamba di Bragarezza, «si sono intasati i tubi (era successo altre volte) ed è andato in tilt il riduttore di pressione. Naturalmente siamo rimasti senza acqua per un giorno e mezzo con dei bambini che vanno a scuola. Per ripristinare l’erogazione dell’acqua sono stati necessari la sostituzione del riduttore di pressione e la pulizia dei rubinetti e cassette wc».
Gamba ha chiesto la fattura, di 209 euro, alla ditta Piva, nel frattempo, aveva telefonato al numero verde del Bim per sapere come comportarsi.
«L’impiegata che ha risposto al numero verde», continua Mirella Gamba, «sia al pomeriggio del 2 marzo che alla mattina del 3 marzo mi ha spiegato che avrei potuto inviare al Bim la domanda con la fattura per chiedere il rimborso di quanto pagato. Ed invece» puntualizza la signora Gamba, «l’11 aprile mi arriva una lettera da parte del Bim con la quale mi si dice che non mi viene riconosciuto il rimborso della spesa». «Dal tenore della lettera così si capisce sulla natura dei lavori: “La informiamo che sono stati interventi sulla rete acquedottistica. In ogni caso evidenziamo che l’art. 16 del Regolamento per il Servizio idrico integrato prevede che il gestore non assume alcuna responsabilità per eventuali interruzioni, limitazioni di fornitura o diminuzione dovute a causa di forza maggiore quali guasti o incidenti, scioperi, riparazione di guasti sulla rete, alla vetusta delle tubazioni di allacciamento o alla struttura ad albero della rete di distribuzione, o per particolari esigenze tecniche quali manovre di organi di regolazione, by pass ecc. In nessuno di questi casi il titolare del contratto di fornitura avrà diritto al risarcimento dei danni, provocati da aumenti di pressione nella rete di distribuzione o dall’azionamento di organi di regolazione. Le manovre generalmente eseguite, infatti, vengono normalmente sopportate da un riduttore di pressione in buono stato e privo di difetti di funzionamento. Precisiamo, infine, che i nostri tecnici utilizzano sempre e comunque, anche in caso di emergenza, tutte le precauzioni possibili per evitare i disagi agli utenti. Per tali motivi, la sua richiesta di risarcimento danni, non può trovare accoglimento”».
Naturalmente la signora è amareggiata ma sempre fiduciosa in un possibile rimborso.
Mario Agostini
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