Lavori antisismici negli ospedali
Dal 2015 l’Usl sta mettendo in sicurezza gli edifici: 80 mila euro stanziati nel 2018
BELLUNO. Altri 80mila euro per eseguire interventi legati alla riduzione del rischio sismico per gli ospedali dell’Usl 1.
Procedono i lavori dell’azienda sanitaria per mettere a norma le sue strutture ospedaliere. I lavori sono partiti nel 2015 secondo il vademecum che è stato redatto dalla direzione generale, in cui sono previste le azioni necessarie ad aumentare i livelli di sicurezza. Tra gli interventi finora attuati ci sono perlopiù la messa in sicurezza di elementi non strutturali come i sistemi impiantistici, di gas medicali, le apparecchiature elettriche e i controsoffitti.
Nel 2015, ad esempio, all’ospedale di Belluno sono stati realizzati i controsoffitti con staffaggio antisismico di una porzione dell’ala est ed ovest del quarto piano del blocco C, dell’area della Sterilizzazione e della sala operatoria di Ortopedia; nel 2016 sono stati realizzati i giunti antisismici sull’impianto di gas medicali del blocco sopraelevato F (dove ha sede la Ginecologia e la Pediatria), inoltre sono stati realizzati i controsoffitti nella sala operatoria di Neurochirurgia, sull’impianto di gas medicali in Radiologia e in Pronto soccorso, nell’unità coronarica intensiva, in Rianimazione e nel seminterrato, mentre sono state fissate le scaffalature alle pareti. Stessi interventi anche l’anno scorso.
Per quanto riguarda l’ospedale di Pieve di Cadore, l’opera antisismica è consistita soprattutto nel fissaggio di scaffalature alle pareti, mentre ad Auronzo è stato realizzato il controsoffitto con staffaggio antisismico nei servizi igienici e nella cucina del quarto piano del Centro sanitario polifunzionale, oltre ad aver provveduto a fissare alle pareti alcuni scaffali.
«Ma questi interventi non sono conclusivi, e quindi è opportuno programmare ulteriori opere di riduzione del rischio sismico, soprattutto per quanto riguarda gli elementi non strutturali e impiantistici, con priorità, seppur non esclusiva, per gli edifici ricadenti nelle zone di maggior rischio sismico», precisa il direttore generale, Adriano Rasi Caldogno che conclude evidenziando come per il 2018 il budget a disposizione dell’Usl per questo scopo sia di 80 mila euro.
(p.d.a.)
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