«Lavori dall’estate 2017, apertura nel 2018»

Lio De Nes traccia il cronoprogramma e spiega che «serviranno 8 giorni per completare il tracciato»

AURONZO. “Dolomiti senza confini” ha otto soggetti promotori: Provincia di Belluno ( leader partner), Gal Alto Bellunese, guide alpine di Sesto e del Cadore, Unioni Montane di Comelico e Centro Cadore, l'associazione turistica di Sesto e il club alpino austriaco (Alpenverein). Il progetto coinvolge 13 rifugi più 3 malghe, che lo gestiranno in sinergia. I rifugi dell'alto bellunese sono Berti, Carducci, Lavaredo, Lunelli, malga Coltrondo e malga Rinfreddo. I rifugi della Pusteria sono Comici, Fondo Valle, Pian di Cengia, Prati di Croda Rossa, Rudi, Tre Cime (ex Locatelli), malga Nemes. I rifugi dell'Osttirol infine sono Fillmoore, Obstanzerseehutte e Porzehutte. Dodici sono i sentieri attrezzati che, attraverso la loro concatenazione, permetteranno agli utenti di completare il tracciato che si estende per circa cento chilometri lungo la linea di confine tra Italia e Austria: ferrata del Monte Paterno, ferrata Torre di Toblin, ferrata degli Alpini 1915/1918, strada degli Alpini, ferrata Costoni di Croda Rossa, ferrata Zandonella, ferrata monte Cavallino, ferrata D'Ambros, ferrata Roghel, ferrata Cengia Gabriella, ferrata sud Croda dei Toni e ferrata est del Camoscio. «Per completare il tracciato servono otto giorni», spiega Lio De Nes, veterano delle guide alpine cadorine e parte attiva del comitato promotore dell'iniziativa, «tedeschi ed austriaci sono già abituali frequentatori di questa vasta area alpina ma siamo convinti che creando una rete promozionale i fruitori aumenteranno a dismisura. Stiamo facendo tutto gratis, con l'unico intento di avviare una promozione totale del territorio che non guardi ai confini».

I promotori hanno già individuato gli interventi ritenuti di primaria importanza: riguardano la ferrata Zandonella, il canale finale della Cengia Gabriella, la ferrata Roghel e la ferrata D'Ambros lungo la cresta di confine tra Comelico e Austria. Stabilita infine una data di inaugurazione: se il progetto Interreg dovesse andare in porto, appuntamento nelgiugno 2018, centenario della fine della Grande Guerra. «Gli interventi si faranno durante la prossima estate», conclude Lio De Nes, «l'inaugurazione l'abbiamo immaginata sulla Cresta dei Frognoni dove una simbolica t naturale rappresenta l'ideale punto d'incontro tra Comelico, Austria e Pusteria mentre una grande festa si terrà sul passo Monte Croce». (dierre)

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