Lavori dell’Anas sulla 51, sindaci perplessi sui tempi

Valle del Boite. Le amministrazioni interessate dalle varianti hanno fatto qualche conto: «I mesi di realizzazione sono il nostro principale nemico»

VAL BOITE. Contenti ma con qualche perplessità. La maggior parte dei sindaci della valle del Boite (che sarà interessata dai lavori di Anas in vista dei Mondiali di sci del 2021) se da un lato si dice contenta che si intervenga sulla statale di Alemagna per sistemarla e renderla adeguata ai flussi turistici, dall’altro lato non nasconde qualche perplessità in merito ai tempi di realizzazione di queste opere.

Il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, proprio venerdì è salito a Belluno per visitare i luoghi dove saranno realizzate le quattro varianti presenti nel piano degli interventi: si tratta di quelle di Tai di Cadore, di Valle di Cadore, di San Vito e di Zuel. Opere di cui ad oggi non esiste alcun progetto esecutivo, ma solo degli studi o delle stesure di progetti che riassumono alcune delle ipotesi di intervento concordate anche con i territori. Ed è questo che mette in agitazione gli amministratori locali. «Sono sconvolta dal fatto che serviranno due anni per avere l’appalto della variante», dice sorpresa il sindaco di Valle di Cadore, Marianna Hoffer, «io pensavo infatti che si potesse partire già nel 2017».

Quello che si deve fare nel suo Comune, infatti, è anche il lavoro più lungo, per cui il presidente Anas prospetta ben 36 mesi di realizzazione, contraibili in 20. «Se l’Anas pensa di partire con i lavori nel 2018, i tempi restano più che stretti. Però», commenta ancora Hoffer, «a Roma dovrebbero rendersi conto che i mondiali di Cortina sono gli unici eventi sportivi di una certa rilevante da qui ai prossimi 10 anni visto che la capitale non vuole le Olimpiadi. Quindi credo che serva l’impegno di tutti per poterli realizzare nei tempi e nei modi più efficaci possibile».

Anche per il commissario prefettizio di Cortina, Carlo De Rogatis, «il tempo resta il maggior nemico di questi interventi», anche perché, spiega, «non ci sono solo i mondiali di sci del 2021, ma le finali di coppa del mondo del febbraio-marzo 2020. Dobbiamo anche considerare che in alcuni periodi dell’anno non si può lavorare per il clima troppo rigido, e questo non fa che accorciare i tempi a disposizione».

«In effetti qualche domanda sui tempi dell’opera me la sono fatta anch’io, specialmente quando ho saputo che la prima conferenza dei servizi è stata convocata per la primavera del 2017, una data che mi pare un po’ troppo in là», spiega anche il sindaco di Pieve di Cadore, Maria Antonia Ciotti nel cui comune dovrà essere realizzata la variante di Tai. «Ma se Anas», si convince poi, «ha detto che per la scadenza prevista tutto sarà realizzato, non ho motivo di dubitarne».

Se per Valle, Cortina e Pieve di Cadore il tipo di intervento è già stato definito, resta ancora dell’incertezza la variante di San Vito, per cui, scartata la prima ipotesi perché troppo costosa, ora si sta lavorando su un altro tracciato, su cui però ancora non c’è certezza. Tanto che il sindaco Franco De Bon pensa già che per sveltire i tempi di esecuzione dell’opera che uscirà dalla condivisione col territorio «si potrebbe pensare a qualche semplificazione burocratica da parte del governo».

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