Lavori quasi finiti riaperta la strada che collega Selva ad Alleghe

SELVA DI CADORE
La strada fra Selva di Cadore ed Alleghe è stata riaperta, dopo lunghi e radicali lavori a seguito di una frana storica e dei danni provocati dalla tempesta Vaia. Il cantiere per la definitiva messa in sicurezza dell’importante collegamento non è stato concluso, ma non servirà richiudere l’arteria per completarlo. Lo hanno chiarito ieri i tecnici di Veneto Strade all’assessore regionale Giampaolo Bottacin che è stato in sopralluogo e alla sindaca Silvia Cestaro. Quelli che restano da ultimare sono interventi di rifinitura con l’aggiunta dell’asfaltatura della strada che sarà però realizzata una volta che sarà posta la parola fine.
«È stato poderoso il consolidamento della frana», spiega Bottacin, «avvenuto tramite una rete di drenaggi dell’acqua filtrante e il successivo inserimento di micropali. Sono stati rifatti i muri di contenimento e inseriti dei gabbioni elastici ed impermeabili». La strada è stata allargata in più punti ed il primo tornante è stato abbassato di due metri. Un’opera quasi ciclopica.
A difesa di questo territorio e di quelli di Colle Santa Lucia e Livinallongo, la Regione ha investito 46 milioni di euro. A Selva di Cadore sono in corso ben 45 interventi, per un impegno economico che sfiora i 10 milioni di euro, tra i più impegnativi quelli sull’Aiva a cura del Genio civile di Belluno, dove è prevista la realizzazione di una nuova briglia selettiva. Con i Servizi forestali regionali si stanno eseguendo diversi interventi di ripristino della funzionalità idraulica delle opere esistenti. Veneto Strade sta, invece, aumentando la resilienza dei collegamenti con l’Alto Agordino e la viabilità comunale (3,6 milioni di euro).
L’assessore regionale alla Protezione civile ha visitato anche i cantieri di Colle Santa Lucia – ben 21 per un valore di 5,2 milioni –, tra questi spiccano in particolare quelli per l’aumento della resilienza curati da Veneto Strade, che incidono per quasi 3 milioni.
Infine Livinallongo. Qui sono ben 37 gli interventi in campo per un valore che sfiora i 31 milioni di euro. In particolare i Servizi forestali hanno già completato il ripristino ad Arabba delle difese spondali in sinistra del torrente Cordevole a valle dell’Hotel Evaldo per la messa in sicurezza della viabilità regionale, delle difese spondali da Vallazza di Sotto a Salesei Basso sempre sul Cordevole e il ripristino della strada silvopastorale Liviné-Prade mediante la sistemazione del fondo stradale e il taglio di piante schiantate. Si tratta di investimenti per 600 mila euro. Si sta invece tuttora operando per il ripristino della funzionalità idraulica e della sezione di deflusso sempre sul Cordevole ma in località Ruaz (380mila euro).
Dopo aver completato la progettazione si procederà alla contrattualizzazione, che avverrà entro settembre, delle opere di trattenuta e salvaguardia dei versanti in frana a monte di infrastrutture esistenti sul rio Aurona (500mila euro). Seguirà il completamento delle opere idraulico forestali trasversali e longitudinali a protezione dell’abitato di Arabba (400mila euro) e di quelle a protezione dell’abitato di Col di Ornella (800mila euro). Infine una serie di opere idraulico forestali di contenimento e deviazione delle colate detritiche a tergo delle abitazioni in località Alfauro e a protezione anche della viabilità principale di valle (300mila euro).
Veneto Strade sta lavorando su opere di difesa dalle valanghe, (per 22 milioni di euro), ma anche per la sistemazione e messa in sicurezza della viabilità comunale (un milione di euro). —
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