Lavori quasi terminati ma due locali sono vuoti

Scatta un nuovo bando per individuare le aziende artigiane mancanti I cinque spazi saranno pronti entro fine anno, l’affitto richiesto è 230,50 euro

FELTRE. Prima c'erano gli artigiani (cinque) pronti a subentrare, ma mancavano i lavori per rendere utilizzabili i locali all'interno dei palazzetti Cingolani, e ora che la ristrutturazione è quasi conclusa (entro dicembre), bisogna ritrovarne due per sostituire quelli che nel frattempo si sono tirati indietro. È un gioco di incastri da completare quello dei Cingolani, ma c'è ottimismo in Comune con la prospettiva di far battere di nuova vita il cuore della cittadella. Artigiani in bottega nei cinque locali affacciati su piazza Maggiore entro marzo, l'obiettivo è questo. Dopo il subappalto alla ditta incaricata di realizzare il restauro di porzione di soffitti in legno antichi e opere in pietra, adesso per “l'insediamento finalizzato alla promozione e allo sviluppo dell'artigianato artistico e tradizionale” scatta il nuovo bando per riassegnare due unità rimaste libere perché i precedenti assegnatari hanno rinunciato.

«Sono opportunità che sarebbe un peccato lasciare sulla carta, ma penso che non succederà, perché di manifestazioni d'interesse ce ne sono state diverse e soprattutto ora che si vede che i locali sono finiti, non c'è più da aspettare, pensando a quando saranno fatti», dice il vicesindaco Sabrina Bellumat. «Il primo bando era uscito quando dovevano ancora cominciare i lavori, quindi ci sta che nell'attesa qualcuno abbia valutato occasioni diverse, ma adesso che sono quasi finiti – lo saranno sicuramente entro dicembre – c'è solo l'opportunità di entrare in locali nuovi e belli, situati in una posizione strategica centrale, che avranno un canone mensile molto agevolato (230 euro e 50 centesimi)», sottolinea l'assessore al commercio. «Si tratta di incubatori d'impresa per insediare nel cuore della cittadella attività che abbiano valenza artistico-artigianale e che possano servire da un lato in questo momento di difficoltà per le imprese ad avere una vetrina privilegiata e dall'altro ad attirare il turista in centro storico, che attualmente non è particolarmente ricco di negozi».

Guardando indietro, è del 2010 il contributo regionale di 320 mila euro abbondanti su un progetto da mezzo milione per il completamento del piano terra e del primo piano dei palazzetti mediante l'esecuzione degli interventi edilizi e impiantistici funzionali ad ospitare almeno cinque unità artigianali. Nel 2011 il primo bando per la locazione. Nel frattempo però i lavori vanno per le lunghe e slittano, prima perché anche se i soldi c'erano tutti, non si potevano spendere per il Patto di stabilità, poi perché è cambiata in corsa l'impresa appaltatrice, poi ancora perché si è resa necessaria una perizia di variante per alcune modifiche dettate dalla Soprintendenza. Ma adesso l'amministrazione ritiene che ci siano tutte le condizioni per pervenire in tempi brevi al concreto insediamento delle ditte.

Raffaele Scottini

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi