Lavoro, sanità e servizi contro lo spopolamento
BELLUNO. Turismo e viabilità, ma anche lavoro, sanità e servizi. Trentasette progetti per un finanziamento complessivo di 122 milioni di euro e una spesa totale di 195 milioni. Il tutto con un obiettivo: contrastare l’abbandono della montagna bellunese. La presidente della Provincia Daniela Larese Filon è tornata con il sorriso stampato sulle labbra dalla riunione del comitato paritetico per la gestione dei fondi dei Comuni di confine, svoltasi lunedì pomeriggio in quel di Verona. «Ce l’abbiamo fatta», commenta soddisfatta, «abbiamo portato a casa 122 milioni per progetti strategici per il nostro territorio».
I contributi fanno parte dei Fondi di confine delle annate 2013-2018 e vanno a finanziare interventi fondamentali per il futuro della montagna bellunese: «Abbiamo cambiato marcia e strategia rispetto al passato», spiega Roger De Menech, presidente del comitato paritetico. «Se prima erano stati privilegiati interventi legati a turismo e viabilità, questa volta abbiamo inserito altri settori strategici per le terre alte, come sanità e servizi sociali. L’obiettivo è contrastare lo spopolamento della montagna bellunese».
La presidente Larese punta il dito sulla valenza comprensoriale dei progetti approvati: «Gli interventi non riguardano un solo comune, ma hanno una ricaduta anche sui territori circostanti. E qui va il mio ringraziamento ai colleghi sindaci, che sono riusciti a fare sintesi e a guardare al di là dei propri confini. Così si spiegano i progetti delle strade ciclabili che attraversano il Cadore e l’Agordino, i contributi destinati agli impianti sportivi comprensoriali di Pedavena, il rifacimento del Pronto Soccorso di Agordo e il potenziamento della viabilità».
«I progetti approvati», prosegue De Menech, «sono frutto di una lunga concertazione avviata nei primi mesi del 2015 e delineano le strategie adottate dai diversi ambiti provinciali, che si sono posti quale obiettivo primario il miglioramento delle condizioni di vita e dei servizi attraverso interventi volti al miglioramento e alla messa in sicurezza dei collegamenti su strada, attraverso azioni di valorizzazione ambientale e turistica che puntano sia sui servizi offerti sia sulle infrastrutture (impianti di risalita, piste ciclabili, centri benessere), per arrivare a iniziative più focalizzate al servizio al cittadino, soprattutto in ambito socio-sanitario. Per questo motivo, mi sento in dovere di ringraziare tutti gli attori che in un'unione d'intenti hanno reso possibile tale risultato, primi fra tutti i veri protagonisti del Fondo, i sindaci dei Comuni di confine, che hanno saputo capire la portata della programmazione strategica per i loro territori di appartenenza. Lo stesso presidente trentino Rossi ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro fatto, sottolineando il lavoro dei sindaci e la loro visione strategica».
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