L’avventura in aria: in mongolfiera nuove forme per il turismo

Sono ormai numerosi i voli dimostrativi sui cieli della Valbelluna, con la guida e l'entusiasmo di Renzo Rebosio

BELLUNO. Se non capita tutti i giorni di avvistare una mongolfiera nel cielo della Valbelluna, ancora più insolito è assistere all’atterraggio di un aerostato nel proprio giardino. Quando dalla terrazza hanno detto sì a Renzo Rebosio, che a bordo della sua mongolfiera chiedeva il permesso ad atterrare nel loro giardino, gli abitanti del civico 9 di via Maraga proprio non se l’aspettavano di vederla scendere dolcemente fino ad appoggiarsi sull’erba, tra l’orto e la piscina.

Nonostante l’atterraggio silenzioso, il pallone alto 26 metri con una capacità di 2300 mc non è passato inosservato ai numerosi vicini e passanti di ogni età. A naso in su hanno seguito tra i tetti il percorso dell’aerostato, partito verso le 19.30 dal piazzale dell’hotel Piol a Limana e atterrato dopo un’ora di volo a due passi da via Feltre a Belluno. Grazie alla preparazione e all’entusiasmo di Renzo, pilota di mongolfiera, le due componenti dell’equipaggio hanno potuto scoprire i segreti del volo, ma soprattutto vivere l’emozione di volare trasportate dal vento e ammirare il paesaggio bellunese dall’alto, attraversare la striscia argentata del Piave lungo la Valbelluna, sorvolare le geometrie della campagna limanese, fino a sfiorare i tetti e gli alberi degli abitati di Mier e San Gervasio.

Intanto, dalle strade, dai giardini, dalle finestre, le accompagnavano lo stupore e la meraviglia di grandi e piccini, usciti di casa per fotografare la mongolfiera, nel timore di vederla precipitare da un momento all’altro. Alla magia del volo col mezzo creato da Montgolfier nella Francia di fine Settecento, si aggiunge l’emozione di non sapere con certezza dove avverrà l’atterraggio e di poter assistere alle operazioni di gonfiaggio e sgonfiaggio, che hanno coinvolto alcuni dei tanti vicini che a piedi, in bicicletta, in auto, hanno raggiunto via Maraga.

Quello avvenuto nei giorni scorsi è solo uno dei voli che negli ultimi mesi hanno interessato la Valbelluna, e in particolare Limana, con l’obiettivo di far conoscere la mongolfiera e una nuova forma di turismo ecologico, che permette di “valorizzare e promuovere il territorio e i suoi prodotti in modo originale e pulito”. L’iniziativa si colloca infatti all’interno di un progetto più ampio, denominato «Una mongolfiera per tutti»: «L’obiettivo è quello di aggregare più soggetti sul territorio e unire le forze per avere una mongolfiera stanziale, in modo da renderla accessibile a un maggior numero di persone, riducendo così i costi del volo», spiega Stefano Carcano di Angleria Tours, l’agenzia di Sesto Calende, in provincia di Varese, che promuove il volo in mongolfiera, particolarmente apprezzato in Nord Europa.

«Quando parliamo di mongolfiera per tutti, pensiamo alla possibilità di trasportare anche i portatori di handicap, con la dotazione di un mezzo attrezzato perché possano salire anche loro e che oggi in Italia ancora non c’è», continua Carcano, che ha già promosso iniziative di questo tipo in provincia di Varese e di Treviso. Ai voli liberi o “ancorati” nell’ambito di manifestazioni ed eventi come la recente Magnalonga a Limana, si aggiungono i progetti che coinvolgono le scolaresche, con incontri sulla storia della mongolfiera, i principi fisici e la strumentazione di bordo, nozioni di sicurezza del volo, fino al battesimo di volo con voli “ancorati”. Sempre più diffuso come regalo per compleanni e occasioni speciali, il pallone della mongolfiera rappresenta anche un importante veicolo di promozione.

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DEL VOLO IN MONGOLFIERA

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