«L’Azienda speciale per la casa di riposo scelta intempestiva»

L’opposizione critica i tempi: «L’iter di costituzione va gestito da una componente politica che non ci sarà»

CORTINA. Sarà un'Azienda speciale comunale a gestire la casa di riposo Angelo Majoni ed il centro diurno. La proposta di crearla è stata votata giovedì mattina in consiglio comunale con il voto contrario del gruppo di minoranza.

Stefano Ghezze, Gianpietro Ghedina e Rocco Dal Pont aveano chiesto il ritiro del punto, ma la maggioranza è andata dritta per la sua strada e ha approvato la creazione dell'Azienda. L'iter è appena partito, sarà lungo e prevede numerosi passaggi formali.

«Abbiamo deciso da tempo di rinnovare la gestione della Casa di riposo e del centro diurno per renderla più snella», spiega l'assessore alle Politiche Sociali, Giovanna Martinolli, «le nuove leggi varate a Roma impongono infatti grossi limiti alle assunzioni da parte del pubblico. L'Azienda speciale non ha invece limiti di assunzioni e questo è un grossissimo vantaggio per la gestione. Il Comune, rispetto alla gestione attuale, non avrà ulteriori spese; anzi, è probabile che ci sia un piccolo risparmio. Tuttavia l'Azienda resta controllata dal Comune e quindi la gestione verrà portata avanti, come adesso, con la massima trasparenza. L'altro modo per poter continuare ad avere una Casa di riposo ed un centro diurno come i nostri, che hanno il 97% di gradimento e funzionano benissimo, era quello di esteriorizzare la gestione; però, in questo modo, si perdeva il controllo da parte dell'Amministrazione. Abbiamo così scelto di creare l'Azienda speciale comunale».

La contrarietà del gruppo di minoranza non è per la creazione dell'Azienda speciale, soluzione che stanno peraltro adottato varie Amministrazione pubbliche, ma per il fatto che si sia innescato l'iter lasciandolo di fatto in mano al commissario prefettizio che da lunedì guiderà il Comune.

«In questo particolare momento», spiegano Ghezze, Ghedina e Dal Pont, «con le imminenti dimissioni del gruppo di maggioranza, riteniamo che non fosse opportuno votare in consiglio la creazione dell'Azienda. Avevamo pertanto chiesto il ritiro del punto. La casa di riposo, il centro diurno e i dipendenti che vi lavorano hanno un'importanza sociale di prim'ordine. L'iter per la creazione dell'Azienda va seguito con attenzione. Il processo deve essere gestito da una parte politica che di fatto a giorni verrà a mancare. Nella delibera, fatta preparare da esperti con un incarico esterno», sottolinea la minoranza, «è delineato l'iter per creare l'Azienda. Tra 60 giorni ci deve essere un ulteriore passaggio in consiglio comunale; va poi creato un cda, nominati un direttore e i revisori dei conti. Ci dovrà essere la concertazione con i dipendenti ed i sindacati. E' poi previsto un investimento iniziale di 250 mila euro che nel bilancio di previsione non è segnato. Senza la parte politica si rischia di perdere il controllo della casa di riposo. La nostra preoccupazione è sul processo che deve essere seguito».

Franceschi e i suoi hanno voluto votare ugualmente la creazione dell'Azienda.

«Ci assumiamo questa responsabilità», chiosa la Martinolli, «perché è una scelta che abbiamo fatto da tempo e serve soprattutto ai dipendenti affinché si possano gestire i turni di lavoro».

Alessandra Segafreddo

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