«Le anziane non sono escluse da atti brutali»

La coordinatrice delle donne dello Spi Cgil: «Le over 65 enni sono a rischio anche perché spesso sole»
BELLUNO. «Non possiamo dimenticare la violenza perpetrata sulle donne anziane, over 65enni. Si tratta soprattutto di signore con uno scarso reddito e con difficoltà che chiedono un aiuto sociale: anche a queste donne vorremo pensare oggi».


Così ha esordito Maria Rita Gentilin, coordinatrice Donne Spi Cgil introducendo la tavola rotonda di ieri organizzata per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. «Per questa categorie di persone la situazione è ancora molto opaca», ha detto Gentilin. In provincia ci sono 30.231 donne over 65enni cioè il 14,7% dell’intera popolazione. Si tratta di donne che comunque partono svantaggiate anche per l’assegno pensionistico che ricevono, che in media è di 670 euro contro i 1.329 euro dei loro coetanei maschi. Risorse che portano a condizioni di indigenza, penalizzando le donne che molto spesso si accollano la cura dei parenti, lasciando anche prima il lavoro».


Di fronte a questo quadro che potrebbe acuirsi grazie all’allungamento dell’aspettativa di vita delle persone, in sede di trattativa sociale con gli enti locali «abbiamo chiesto maggiori risorse per la spesa sociale per scongiurare questa situazione, e abbiamo messo sul tavolo l’esigenza di un numero di telefono dedicato per chiedere aiuto, oltre ad un assistente sociale che faccia visita a queste persone per accertarsi delle loro condizioni e prendersene cura. Un’iniziativa che già viene attuata in Emilia Romagna ad esempio».


Eppure per uscire dalla discrepanza di trattamento tra uomini e donne a livello lavorativo «si potrebbero mettere in campo delle iniziative come il job sharing o il telelavoro, evitando così di penalizzare soprattutto le donne che rientrano dalla maternità», ha detto anche il vice sindaco Lucia Olivotto che ha ricordato come il comune di Belluno da tempo sia impegnato a sostenere queste iniziative tramite la convenzione in atto con Belluno Donna «per cui stiamo seguendo anche il bando regionale per ottenere dei finanziamenti».


«In effetti sono poche le istituzioni che si fanno carico di questo problema», ha detto anche Renato Bressan, segretario dello Spi Cgil, «per questo, quando come sindacati andiamo al tavolo della contrattazione con i comuni, chiediamo sempre uno sforzo in più in questo ambito».
(p.d.a.)


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