Le armi sopra l’armadio il pensionato patteggerà

ROCCA PIETORE. Un piccolo arsenale in casa. Convalidato l’arresto di E.P., il pensionato che era strato arrestato a metà settembre dalla polizia per detenzione illegale di armi, nella sua abitazione di Rocca Pietore. L’uomo è comparso ieri mattina davanti al gip Marson e al pubblico ministero Tollardo, insieme al difensore di fiducia Dalle Mule e l’intenzione sarebbe quella di patteggiare la pena. Non ci sono grandi alternative, vista l’evidenza della situazione.

L’indagato era stato rimesso subito in libertà dopo la perquisizione, nell’ambito di un’operazione anti bracconaggio che aveva come principale obiettivo quello di controllare i possessori di armi, che si dedicano alla caccia e la gestione in sicurezza delle armi da sparo. Accertamenti che la polizia conduce a più riprese, in collaborazione con la polizia provinciale, proprio per verificare armi e licenze, soprattutto dei cacciatori. Erano i giorni dell’apertura della stagione venatoria.

La polizia dev’essersi mossa anche sulla base di una segnalazione ed è arrivata nella casa della frazione di Caracoi Cimai, dove hanno trovato e sequestrato due carabine calibro 22, una pistola revolver con matricola illeggibile, una daga (uno spadino tipo baionetta) di 57 centimetri, due silenziatori per fucili da caccia e 502 munizioni calibro 22. Tutte le armi erano conservate sopra l’armadio nella camera da letto ed erano detenute illegalmente.

E.P. era in possesso di un regolare porto d’armi, ma non aveva provveduto a denunciare la santabarbara domestica. Armi e munizioni, che aveva comprato all’esterno una quarantina di anni fa, intorno agli anni Ottanta e delle quali si era quasi dimenticato. —

Gigi Sosso

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