Le bambole raccontano il folklore

CORTINA. “Fogge antiche, vesti preziose, genti diverse”. Questo il titolo dell'incontro, organizzato dall'Unione dei ladini d'Ampezzo, che si terrà domani alle 17.30 al museo etnografico delle Regole d’Ampezzo. Renata Dri, proprietaria della collezione di bambole che si trovano in mostra al museo, insieme alla presidente del Gruppo costumi tradizionali bisiachi, Caterina Chittaro, terranno un incontro dove illustreranno al pubblico la grande passione per usi costumi e tradizioni dei vari popoli che vivono in Italia.
«Dal 5 luglio il museo etnografico delle Regole d’Ampezzo ospita un' interessante mostra di bambole antiche che indossano i costumi tradizionali di varie località e regioni italiane», spiega Elsa Zardini, presidente dell'Uld'A, «piccoli capolavori realizzati con minuziosa ricercatezza nelle forme, nei materiali, nell'esecuzione, che danno vita all'interessante esposizione. Fogge antiche, vesti preziose, e genti diverse, il tema della mostra che attraverso le ricostruzioni dei costumi popolari, dimostra le diverse identità del patrimonio culturale italiano. All'interno della mostra ci è la collezione privata Redri che è composta da un centinaio di bambole, pezzi unici che sono il frutto di una personale ricerca della signora Renata Dri di Cassacco. Gli abiti sono realizzati con la cura e la meticolosità di un lavoro artigianale commissionato in ciascun luogo di origine del costume. Le bambole di questa collezione non sono soltanto giocattoli o suppellettili, ma sono usate come mezzo per tramandare il folclore, i costumi e le abitudini socioculturali di un popolo, di una regione, di una valle, di un microcosmo. E, accanto ai costumi si rievocano le usanze, le credenze, le superstizioni e perfino il percorso storico e politico».
«Fra queste preziose bambole», conclude la Zardini, «c'è anche quella che indossa il costume ampezzano “ra magnés”, recentemente realizzato. Nell'incontro faremo un viaggio attraverso gli usi e i costumi di tutta Italia». L'appuntamento di domani è a ingresso gratuito. (a.s.)
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