Le casette di Natale a Coldiretti: «Spazio a rotazione ai prodotti del territorio»
BELLUNO. La Coldiretti è al lavoro per preparare il mercatino di Natale in piazza Martiri. Dopo la decisione della giunta comunale, che ha affidato la scorsa settimana all’associazione di categoria l’organizzazione del mercatino, è cominciata una serie di incontri tra la Coldiretti e gli operatori che in passato erano presenti in centro città nel periodo natalizio.
«La nostra proposta iniziale fatta al Comune», ricostruisce Michele Nenz, vice direttore della Coldiretti Belluno, «prevedeva di aggiungere alcune casette di produttori agricoli bellunesi a quelle che sarebbero state posizionate come per il passato nell’area dei giardini. Il Comune, invece, ha deciso di darci in mano tutta l’organizzazione dell’evento del periodo natalizio. Quando questo si è saputo, siamo subito stati contattati da altri operatori, dell’artigianato ad esempio, gli hobbisti, e poi coloro che in questi anni hanno sempre gestito le casette del vin brulè che ci hanno chiesto di essere presenti. Siccome il nostro progetto tende ad unire, non a dividere, stiamo lavorando per coorganizzare il mercatino di Natale, insieme con tutte queste altre realtà».
Le casette apriranno presto, già a fine mese saranno operative quelle della somministrazione di vino e cibo, affidate come sempre alle associazioni del volontariato. Ci saranno poi le casette degli agricoltori e degli allevatori della Coldiretti, dove saranno presentati i prodotti agricoli del territorio bellunese.
«Ma questo non vuole essere semplicemente un agrimercato. Ci saranno infatti anche gli artigiani e gli hobbisti che presenteranno la loro produzione natalizia. La formula che stiamo mettendo a punto è un po’ diversa dal passato», continua Nenz.
«Infatti non è facile per una latteria, o un produttore di vino o di miele essere presente in piazza dei Martiri da San Nicolò fino a fine dell’anno. Per questo abbiamo adottato una formula a rotazione: un week end ci sarà un produttore, il week end successivo ce ne sarà un altro. Vogliamo infatti che il visitatore trovi sempre prodotti diversi e si chieda cosa incontrerà giorno dopo giorno nelle casette dei produttori agricoli. Questo vuol dire coinvolgere più latterie, più produttori di vino, di miele e di cereali con lo scopo di essere più attrattivi».
Dopo l’apertura a fine mese delle casette del vin brulè (che resteranno fino al 6 gennaio), a inizio dicembre, per San Nicolò, aprirà il mercatino vero e proprio. Inoltre insieme con il Comune di Belluno verrà organizzato un evento delle Cittaslow, nel corso del quale saranno presenti le città di Asolo e Follina con i loro prodotti. L’ingresso di Belluno nelle Cittaslow è di un anno fa ed è un riconoscimento che riguarda il buon vivere, il rispetto delle tradizioni, dell’ambiente e della salute.
Altra iniziativa è quella della rassegna dei formaggi bellunesi che viene di regola ospitata nella sede della Camera di Commercio. Quest’anno nelle intenzioni della Coldiretti c’è il desiderio di portare la manifestazione anche fuori, nei locali come ristoranti o bar, dove si potranno fare le degustazioni dei formaggi in concorso, anche per evitare la formazione di assembramenti in Camera di Commercio.
In totale le casette del mercatino di Natale saranno tredici, distribuite tra i produttori locali e gli artigiani. In piazza dei Martiri ci saranno anche delle casette tematiche, per prodotti come miele, formaggi, vini, salumi. E in quelle della somministrazione di vini e cibo saranno presenti e cucinati prodotti bellunesi. «Tutto all’insegna della inclusività, perché nessuno sia lasciato fuori», conclude Nenz.
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