Le Dolomiti, paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale
TUTELA, VALORIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’
Nove sistemi montuosi, 142mila ettari che si estendono fra le cinque province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto: le Dolomiti sono un regno bellissimo e complesso.
“Mettere in luce le differenze ed evidenziare anche ciò che unisce, è stata la chiave di volta per raggiungere la piena e condivisa gestione di questo patrimonio comune”, spiega Graziano Pizzimenti, Presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, “Da allora il senso della nostra azione è stato duplice: tutelare, da una parte, e valorizzare, dall’altra, il nostro territorio nel nome della sostenibilità”.
QUEL MARE SALITO AL CIELO
Già, quel mare di fossili, rocce e sabbia, vecchio di 230 milioni di anni, in un tempo lontano, cominciò a sollevarsi per sfuggire agli abissi ed arrivare a toccare il cielo, impennandosi fra vette, guglie e cime, fino a giungere ai giorni nostri a formare un nuovo “mare” di monti e pietra.
L’hanno chiamato il regno dei Titani: in effetti, nei secoli, le Dolomiti sono state e continuano ad essere anche il terreno di grandi sfide alpinistiche, l’indirizzo di eventi sportivi internazionali – basti pensare alla Coppa del Mondo di Sci Alpino e ai prossimi Mondiali del 2021, oltre, naturalmente ai Giochi del 1956 che rinnovano il sogno olimpico del 2026 - ma soprattutto la casa di tanti uomini e donne che hanno deciso di impegnarsi nella cura del proprio territorio.
LA MISSION E LA REVENUE
Conoscere e curarsi dei luoghi dove si è nati non significa solo difenderli e preservarli, ma anche saperli raccontare alle generazioni che verranno. “Essere cittadini di un luogo come il nostro – prosegue Marcella Morandini, Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO – significa interpretare un senso di cittadinanza attiva e responsabile”.
Ed è con questo spirito che la Fondazione ha messo in campo una strategia complessiva di gestione con l’obiettivo di mantenere al centro la conservazione attiva del territorio ed incentivare la cooperazione per sperimentare nuove politiche per una crescita consapevole. Sono cinque le reti funzionali su cui si basa l’attività della Fondazione: dalla tutela del patrimonio geologico, a quello paesaggistico e delle aree protette, alla valorizzazione del turismo e della mobilità sostenibile, arrivando alla promozione della ricerca scientifica e della formazione.
Non è stato semplice: dieci anni fa c’era chi credeva che nuovi riconoscimenti avrebbero significato anche maggiori vincoli. Oggi, al giro di boa del primo decennale, assistiamo invece ad uno straordinario fermento positivo nei territori. Il riconoscimento UNESCO, è sempre di più un'occasione per “ri-conoscersi” e un'opportunità per rilanciare turismo, tutela e valorizzazione dell'ambiente, agricoltura, forme produttive legate al territorio privilegiando la qualità.
IL FUTURO
Ora, dopo questo primo decennale, il viaggio sotto l’egida dell’UNESCO continua, articolandosi su quattro cardini fondamentali: conservare i valori di un patrimonio universale, valorizzare l’esperienza di un turismo sostenibile, accrescere la consapevolezza e il senso di comunità e fare sistema attraverso una governance comune.
LA DICHIARAZIONE DI ECCEZIONALE VALORE UNIVERSALE
“I nove sistemi montuosi che compongono le Dolomiti Patrimonio dell’umanità comprendono una serie di paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale. Le loro cime, spettacolarmente verticali e pallide, presentano una varietà di forme scultoree che è straordinaria nel contesto mondiale. Queste montagne possiedono inoltre un complesso di valori di importanza internazionale per le scienze della Terra.
La quantità e la concentrazione di formazioni carbonatiche estremamente varie è straordinaria nel mondo, e contemporaneamente la geologia, esposta in modo superbo, fornisce uno spaccato della vita marina nel periodo Triassico, all’indomani della più grande estinzione mai ricordata nella storia della vita sulla Terra. I paesaggi sublimi, monumentali e carichi di colorazioni delle Dolomiti hanno da sempre attirato una moltitudine di viaggiatori e sono stati fonte di innumerevoli interpretazioni scientifiche ed artistiche dei loro valori”.
(UNESCO, Comitato per il Patrimonio mondiale – Siviglia, 26 giugno 2009)
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