Le donne di Dacia conquistano la città

Successo per la maratona di lettura baciata dal sole. La Maraini segue gli appuntamenti e in serata fa il pienone
Di Raffaele Scottini

FELTRE. Dacia Maraini ha tagliato il traguardo della maratona di lettura elegante e niente affatto stanca, accolta in musica dal coro tutto femminile Vocincanto nell'auditorium delle Canossiane (quasi) tutto esaurito. Parla della scrittura ma prima servirebbe leggere: "Questo è un Paese strano perché si scrive molto più di quello che si legge. Invece la lettura mette in modo l'immaginazione ed è questa la forza formativa di un libro». È stato il finale emozionante di una giornata senza respiro. Dalla colazione in poi i donatori di voce hanno portato i libri in giro per la città e anche l'autrice toscana - che non si è limitata all'incontro serale con il pubblico ma ha voluto seguire i reading un appuntamento dopo l'altro – ha apprezzato l'originalità della formula: «E' bellissima l'idea della dedica a uno scrittore che finisce per entrare in tutti gli angoli della città. C'è modo di frequentare i piccoli spazi», il commento dell'autrice a cui era dedicata la manifestazione di quest'anno, la settima.

Per la prima volta la maratona si è vestita di rosa con Dacia Maraini e la sua galleria di personaggi femminili, ascoltati e applauditi. E anche il corteggiamento alla dea bendata ha funzionato per avere un'edizione baciata dal sole, senza la preoccupazione di stravolgere il programma in corsa per il maltempo. Il responsabile dell’ufficio cultura Giovanni Trimeri aveva detto alla vigilia che tutti i luoghi e i tutti minuti sono buoni per leggere. Finisce proprio così, dopo aver coinvolto Feltre che si è riempita di brani e tanta musica, come intermezzo ma anche con il Concerto per Dacia al teatro La Sena eseguito dal Coro Vocincanto. Il gran seguito di gente ha fatto il resto. Partenza alle 8 con brani brevi e il caffè al bar, arrivo dopo cena all'istituto Canossiano. Nel mezzo, ogni luogo è calzante per la lettura scelta, dai racconti per bambini alle scuole elementari (Vittorino e Nemeggio), al libro “Isolina” che ripropone nell'aula delle udienze del giudice di pace il processo a un tenente militare degli inizi del Novecento, colpevole dell’omicidio della ragazza del titolo ma all'epoca assolto. Al buffet della stazione ferroviaria arriva “Il treno dell'ultima notte”, mentre la galleria Romita ospita spezzoni letti da “La ragazza di via Maqueda” con l'accompagnamento dal gruppo vocale Sintagma. Le “Lettere d'amore” trovano spazio al Monte di Pietà e la storia dell'attrice Piera degli Esposti nell'ex ospedale psichiatrico. Si fa un'escursione nell'opera più autobiografica della scrittrice a Cart, poi altri brani nel parco della Rimembranza e nel bosco Drio le rive, la sfida sui libri tra i ragazzi del liceo in Manifattura (con la partecipazione del coro Musicaliceo), il romanzo epistolare “Dolce per sé” in piazzetta Trento e Trieste, fino al gran finale. Le parole sono quelle della Maraini, la voce la mettono i volontari (del Cilp, della compagnia teatrale Farine Fossili, delle Bretelle lasche e non solo), lungo le tappe della fortunata kermesse.

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