Le ex scuole di Gron abbellite da un murale
SOSPIROLO. Al centro c’è il grande libro della Costituzione: lì si dirigono tutte quelle persone che cercano il rispetto dei diritti e che desiderano partecipare attivamente alla vita della comunità. Ecco cosa rappresenta il coloratissimo murale “In libero volo verso la Giustizia”, realizzato sulla facciata di accesso alle ex scuole elementari di Gron e svelato ieri mattina tra i consensi del pubblico presente.
Gli autori sono i ragazzi che hanno preso parte al progetto “Coloriamo l'estate per lasciare un segno”, promosso dall'amministrazione comunale con il supporto del sociologo Diego Cason, dell'artista Marta Farina e della coordinatrice Mariateresa Vedana, all’interno del programma “Csv... volontario anche tu!” del Csv bellunese.
«La realizzazione del murale nasce dalla riflessione sull’articolo 3 della Costituzione. La luce irradiata dal libro della Costituzione, al centro del disegno, rimuove tutti gli ostacoli – pregiudizi, discriminazione, burocrazia e corruzione – e rende liberi uomini e donne che spiccano il volo verso la Giustizia, qui rappresentata come una donna che sorregge la nostra comunità e l’intera umanità», spiegano i giovani artisti. «Vogliamo lasciare un messaggio su questo edificio, che è la nostra casa comune dove giovani e meno giovani, con interessi e culture diverse, si incontrano per conoscersi, condividere idee ed esperienze».
Le ex scuole, infatti, appena ultimati i lavori, diventeranno un centro culturale e ricreativo, luogo di incontro tra generazioni, oltre a continuare ad accogliere le tante associazioni di volontariato. «L’esperienza è stata soddisfacente perché abbiamo raggiunto il duplice obiettivo di avvicinare i giovani alla Costituzione e di insegnare loro che si può dipingere sui muri, seguendo un criterio e comunicando un messaggio», rivela l’assessore alle politiche giovanili Melita Troian.
«Il lavoro è stato portato a termine in sole due settimane», chiarisce Marta Farina, ricordando le tappe che hanno portato al lavoro finito: «Prima un laboratorio, con la spiegazione del tema da parte del sociologo Cason. Poi, i ragazzi hanno dato sfogo alla creatività con singole idee in seguito raccolte in un bozzetto preliminare, raggruppando il meglio dei singoli contribuiti. Infine la pittura sul muro, effettuata a piccoli gruppi, con l’utilizzo quasi esclusivo di pigmenti e terre naturali».
I ragazzi che hanno posto la loro “firma” indelebile sulla parete sono Alberto Coradazzi, Michela Pilotti, Giulia Seno, Martina Casanova, Lisa Seno, Emili Lovat, Alessandro Bettini, Emily Pison, Alessia Lovat, Davide Viel, Livia Balzan e Alessia Barbaro.
Federico Brancaleone
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