“Le Fade” cerca personale per la raccolta di ciliege
PONTE NELLE ALPI. Un'attività nata in via sperimentale sette anni fa e che ora sta puntando a crescere. Nel 2010 Luca Ricci, titolare dell’azienda agricola “Le Fade” di Collalto di Susegana, ha deciso di portare la produzione di ciliegie a Ponte nelle Alpi, precisamente a Quantin. E nei prossimi giorni verrà effettuata una selezione del personale per la potatura, la chiusura dei teli, la raccolta e la cernita dei frutti. «Siamo partiti sette anni fa con la coltivazione di un ettaro di terreno. Un investimento importante sia a livello di macchinari che di impianti», fa presente Ricci. «Il nostro obiettivo è arrivare a produrre ciliegie di altissima qualità. E il sito di Quantin, grazie alla vicinanza alle montagne e al lago di S. Croce, fa sì che l'escursione termica tra il giorno e la notte conferisca ai nostri prodotti un gusto unico».
«Grazie a questo progetto pilota siamo arrivati ora a tre ettari. L'intento è crescere», continua l'imprenditore. «Siamo sul mercato e lo scorso anno ci sono arrivati apprezzamenti. Sette anni di esperienza, in cui non sono mancati momenti dolorosi e sconfortanti, ci sono serviti ad arrivare ai risultati attuali. Siamo fiduciosi di poter crescere e vogliamo mettere a frutto il tanto lavoro portato avanti dal 2010 a oggi».
Nei prossimi mesi, a Quantin, partiranno diverse attività, tra qui quella più impegnativa, ossia la raccolta e la cernita delle ciliegie. Da qui l'esigenza di assumere personale. «Abbiamo acquistato quella che è ora la nostra sede, nel capannone di Col di Cugnan, all'ex Faganello», spiega Ricci. «Lì teniamo i macchinari (tra cui verrà messa la cernitrice, che sta per arrivare) e c'è anche una piccola cella per la conservazione. E lì faremo i colloqui nei prossimi giorni». I primi sono in programma per domani, dalle 17 alle 19.30. Seguiranno poi le giornate di sabato, dalle 9 alle 12; di giovedì 4 maggio, dalle 17 alle 19.30; di sabato 6 maggio, dalle 9 alle 12. «Avremmo bisogno di personale che, per un paio di settimane, si occupi della potatura delle piante», precisa Ricci, «oltre a circa quattro persone, sempre per due settimane, per la chiusura e l'apertura dei teli che proteggono da insetti, pioggia e grandine». Più consistente la manodopera necessaria a raccolta e cernita dei frutti: 50-60 persone, che saranno impegnate dalle due alle tre settimane. «Il nostro obiettivo è assumere persone del posto», sottolinea Ricci.
«Per ora si tratta di lavori spot, per brevi periodi. Ma l'intento è creare una squadra che lavori in modo più continuativo. L’occupazione quindi salirà. Intanto, per la chiusura e apertura dei teli le persone che verranno assunte saranno affiancate da una figura specializzata. Il lavoro di raccolta, dal canto suo, è molto delicato e richiede anche velocità. Per questo è indispensabile fare una selezione». «Con quanto prodotto in questi tre ettari andiamo principalmente in Lombardia: le ciliegie sono caricate alla sera, la notte arrivano a Milano e la mattina sono nei punti vendita, appena raccolte e freschissime», conclude l'imprenditore. «Puntiamo ad ampliare il mercato e ad andare anche all'estero».
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