Le fontane di Pieve di Cadore torneranno a splendere
PIEVE DI CADORE. Le fontane di Pieve di Cadore torneranno a “cantare” come una volta, quando servivano per fornire acqua agli uomini ed abbeverare gli animali. Anche se non sarà possibile avere sempre l’acqua corrente come allora, il loro recupero sarà una ottima cartolina per i turisti e per gli eventi culturali che attorno ad esse si sono sviluppati, come a Pozzale.
Lo ha deciso la giunta comunale guidata dal sindaco Maria Antonia Ciotti, che nei giorni scorsi ha approvato il progetto redatto dall’architetto Alberto De Biasio relativo al recupero e restauro delle fontane storiche esistenti nelle frazioni di Pieve e da tempo trascurate.
«Il recupero e i restauro delle fontane, definite “fontane magnifiche”», afferma il sindaco Ciotti illustrando il progetto, «rientra tra i programmi che l’amministrazione ritiene importanti per lo sviluppo turistico del territorio. Di questi piccoli manufatti è previsto il restauro e il recupero nell’ottica del mantenimento delle tradizioni storiche e nel recupero della memoria legata all’antica civiltà contadina della nostra gente».
L’intenzione di recuperare ai fini turistici ed anche culturali le fontane sparse nelle frazioni risale ancora alla presentazione del programma elettorale per la rielezione, ovvero il secondo mandato dell’amministrazione pievese presieduto da Antonia Ciotti.
Nel 2013, cioè pochi mesi dopo l’insediamento, dopo aver valutato insieme ai cittadini quali fontane meritavano di essere recuperate, la giunta aveva affidato all’architetto Alberto De Biasio l’incarico di redigere un progetto, con preventivo di spesa, relativo ad un gruppo di fontane sparse nelle frazioni: la fontana di Sopracolle, la fontana di Via Moro, la fontana della Piazzetta di Via Moro e la fontana di Longiarù, nella frazione di Pozzale; la fontana di Sottocastello, la fontana di Vicolo Bodine, la fontana del monumento alla Madonna e una nuova fontana a Nebbiù.
Il tecnico, dopo aver esaminato attentamente i manufatti da recuperare, ha elaborato un progetto dettagliato per ogni fontana.
Per ognuna il progetto prevede l’evidenziazione della situazione di fatto, l’analisi dei provvedimenti da adottare basata sullo stato di degrado e gli interventi da fare per riportarla allo stato originale. In più la ricostruzione cartografica del piccolo monumento. Un progetto molto dettagliato, che tirando le somme ha portato ad un totale di spesa di 280 mila euro.
Il progetto globale era già pronto dal gennaio 2014, ma l’esecutivo ha ritenuto opportuno approvarlo solo nei giorni scorsi, dopo l’approvazione del bilancio di previsione del 2015.
Vittore Doro
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