Le frane dell’Antelao hanno deviato il Rudan
VODO DI CADORE. Il Rudan resta sorvegliato speciale. Il ruscello che scende dall'Antelao fino a Peaio per immettersi nel torrente Boite, viene monitorato quotidianamente e nei giorni scorsi sindaco Belfi e tecnici dei Servizi Forestali regionali hanno effettuato un sopralluogo.
Come molti ricorderanno, la scorsa estate l'Antelao era franato due volte. La prima il 4 agosto, quando fu distrutto il ponte bailey utilizzato da ciclisti e pedoni sopra il Rudan, la seconda a metà settembre. Allora le briglie di contenimento, realizzate da Servizi Forestali regionali, Anas e Genio Civile, avevano garantito l'incolumità all'abitato di Peaio, visto che la massa più consistente di detriti, sassi e fango era stata fermata dalle opere di contenimento.
Considerando le piogge persistenti delle ultime settimane e le due frane scese ad Acquabona, il sindaco Domenico Belfi e i responsabili dei Servizi Forestali sono saliti ai piedi dell'Antelao, dove il torrente nasce. A quota 1.500 metri è emerso che le colate hanno fatto deviare il corso d'acqua dall'alveo naturale. «Abbiamo notato che il fiume su un tratto in quota non scorre più lungo l'alveo naturale», spiega Belfi. «Dobbiamo intervenire al più presto, scavare l'area, spostare i sassi e ricondurre l'acqua sull'alveo affinché non venga erosa la sponda che i Servizi Forestali avevano realizzato. Il tutto è necessario per non dare troppa velocità all'acqua e renderla così meno pericolosa».
Procedono poi le progettazioni e gli appalti per gli interventi a fondo valle, con i soldi a disposizione: la Regione ha stanziato 240 mila euro, l'Anas 40 mila. Venezia ha già appaltato alla ditta Fratelli De Prà, per 198 mila euro, i lavori che andranno a contenere ulteriormente i danni da eventuali colate detritiche dell'Antelao. Il restante servirà per realizzare il nuovo ponte bailey e per il progetto di allarme e monitoraggio che sta seguendo l'Arpav.
Entro l'estate inizieranno le opere, che prevedono l'alzamento degli argini del torrente a valle; saranno rifatte anche le spalle del ponte bailey e sarà allargato l'alveo sottostante, che verrà anche abbassato sotto il ponte per aumentare la capienza di eventuali colate. I lavori dureranno 120 giorni. L'anno prossimo sarà ricostruito anche il ponte.
«L'Arpav ci ha trasmesso il progetto preliminare di allarme e monitoraggio», conclude Belfi, «al quale ho dato parere favorevole. Ora procederanno con i progetti definitivi ed esecutivi, poi sarà installato il sistema di monitoraggio, che ci aiuterà a capire le situazioni di pericolo per intervenire tempestivamente. Siamo molto contenti, perché la Regione ha mantenuto gli impegni che si era presa ad agosto. Ha infatti stanziato i soldi per i lavori e appaltato le opere, importantissime per l'incolumità dei cittadini che vivono a fianco del torrente Rudan. Noi la scorsa estate abbiamo avuto pochi danni solo grazie alle briglie e alle altre opere che erano state eseguite in precedenza».
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