Le Frecce tricolori a Belluno per il Giro d'Italia
E' l'ipotesi attorno alla quale sta lavorando il club provinciale. Nella pattuglia c'è il pilota alpagoto Mattia Bortoluzzi
Il pilota Mattia Bortoluzzi
BELLUNO.
Le Frecce verso Belluno. L'87º Club Frecce Tricolori di Belluno sta lavorando, per portare in città la pattuglia acrobatica più amata e seguita del mondo, nel giorno della cronoscalata Belluno - Nevegal del Giro d'Italia: 24 maggio, di martedì. I contatti tra il presidente del sodalizio Maurizio Gava e gli ufficiali di stanza all'aeroporto friulano di Rivolto sono già in corso e si sta cercando il modo, per avere sopra il colle cittadino il pilota alpagoto Mattia Bortoluzzi, che solo il primo maggio ha svolto il suo primo volo in pattuglia, come terzo gregario sinistro e con il nome di Pony 7. Un incontro è previsto anche in queste ore, nella sede del bar Milano, ma nei prossimi giorni ce ne saranno anche altri: «La nostra idea è quella di vedere il capitano Bortoluzzi a Belluno e non certo a spasso per la città», premette Giorgio Triches dell'87º Club Frecce Tricolori. «Lo vorremmo apprezzare a bordo del suo aereo con in coda la scia della bandiera italiana. Il mio presidente Gava ha già sentito i responsabili della pattuglia acrobatica e l'ideale sarebbe averla proprio durante la giornata del Giro d'Italia. E' il contesto più giusto».
Missione possibile.
Domenica il club ha saputo portare tanti amici al battesimo dell'aria di Bortoluzzi. Quest'altra impresa non sembra per niente irrealizzabile: «Bisogna anche tenere conto del fatto che le Frecce Tricolori si allenano per mezz'ora al giorno, a Rivolto. Si tratterebbe solo di spostare la seduta del 24, a Belluno, effettuando un paio di passaggi. Mi sembra una cosa assolutamente fattibile, a maggior ragione nel contesto del 150º anniversario dell'Unità d'Italia. Come dicevo prima, ci stiamo muovendo per tempo e contiamo di farcela».
Il giorno di Mattia.
Il primo maggio è stato molto emozionante per tutti. Triches ne ha parlato con Bortoluzzi, dopo l'esibizione con i compagni di pattuglia: «Mi ha detto che, prima di salire sull'aereo, ha provato una sensazione quasi di disorientamento. Non sai quasi dove sei e ritrovi tutta la concentrazione necessaria solo una volta salito sul tuo velivolo. E' lì che devi ritrovarti al più presto, perché dopo il decollo non puoi proprio sbagliare, nell'eseguire tutti quei passaggi e quelle figure acrobatiche così difficili e, al tempo stesso, spettacolari. Emozionante anche il successivo contatto con la tua gente, che è arrivata in aeroporto, proprio per vedere te. Bortoluzzi è nelle Frecce Tricolori ormai da un anno, ma credo che l'altro giorno abbia provato delle sensazioni straordinarie. Siamo contenti anche di essere riusciti a portare tutta questa gente».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video