Le linee dell’antico calice del diacono Orso si fondono nel nuovo logo della Diocesi
FELTRE
Dopo 34 anni dalla fusione delle due Diocesi, la chiesa di Belluno e Feltre ha un nuovo logo che ne rappresenta l’unione. È stato svelato ieri nella cornice del museo Diocesano di Feltre, all’interno dell’antico vescovado cittadino, alla presenza del vescovo Renato Marangoni. Il marchio – ideato dal vicentino Sergio Carrara che ha vinto il concorso di idee – è un calice stilizzato, con diretto riferimento al calice del diacono Orso, custodito proprio nel museo Diocesano e ritenuto il calice eucaristico più antico dell’occidente.
NEL LOGO IL VOLTO DELLA DIOCESI
«A me colpisce che nessuna linea è chiusa», commenta il vescovo Renato Marangoni. «Tutto resta aperto. È la grande esigenza che ci portiamo dentro di un aprirsi continuo e vicendevole», sottolinea. «Dal 1986 le due diocesi sono diventate una chiesa nuova e abbiamo voluto rappresentarla attraverso un simbolo. È molto dinamica la percezione del cammino di una chiesa, che ha vissuto tanti cambiamenti e una pluralità di espressioni, rappresentata dalla eterogeneità e bellezza del nostro territorio, dalle vallate alle cime che caratterizzano fortemente anche il vissuto di una chiesa».
IL SIMBOLO
«I segni della coppa e del piede sono ripetuti con quattro linee che indicano le quattro principali vallate del territorio e le quattro realtà della diocesi. Oltre alle originarie due chiese di Belluno e Feltre, nella storia sono stati aggregati l’arcidiaconato del Cadore nel 1846 e i decanati di Livinallongo e Ampezzo nel 1964», spiega Sergio Carrara. Gli andamenti della coppa inoltre sono disegnati a lastra, come le pareti dolomitiche, mentre il nodo del calice «viene evocato da una croce, racchiusa nella lettera C di Cristo, ma anche di Chiesa».
CONCORSO DI IDEE
Il bando è stato nazionale e i partecipanti sono stati trentadue, dai 25 anni ai 78 anni. Quattro di loro sono bellunesi, sette del resto del Veneto, undici lombardi, i più lontani della Puglia. La commissione esaminatrice presieduta da don Davide Fiocco ha concluso i lavori il 7 marzo. L’indomani è scattato il lockdown, per cui la proclamazione è stata rimandata a ieri. Sergio Carrara di Breganze ha ricevuto 96 voti su 121, con un distacco di 20 punti sul secondo, Luca Zanini di Paderno Dugnano (Milano). Sul terzo gradino Gianluca Traversi di Milano. Dal momento che la valutazione della commissione è avvenuta a scrutinio segreto, risulta piuttosto curioso che i primi tre classificati abbiano tutti scelto l’antico calice come base della loro proposta.
LA CERIMONIA
«Anche il momento è simbolico, essendo il primo evento ufficiale post coronavirus», dice il presidente della Provincia Roberto Padrin. «Dobbiamo cercare di guardare avanti con ancora maggiore senso di unità, perché la coesione sociale è fondamentale per dare forza a un territorio. In questo periodo abbiamo riscoperto alcuni valori che la quotidianità della vita lasciava scorrere. Ripartiamo da questa giornata, che è simbolica». Dal sindaco di Feltre Paolo Perenzin un ringraziamento al vescovo «per aver voluto presentare il logo in questo luogo, che rappresenta un simbolo per la diocesi». –
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