Le mamme di Misurina scrivono al Papa: «Ci aiuti»

Il Santo Padre si starebbe interessando della vicenda dell'Istituto Pio XII che dovrebbe essere chiuso a fine anno



Quando i bambini asmatici arrivano a Misurina, ricominciano a correre. Giocano a calcio, ridono, si divertono. Le loro mamme, con le lacrime agli occhi, li osservano vivere, come si può vedere nei servizi girati da Antenna 3. Per loro la chiusura dell’Istituto Pio XII rappresenta la fine della speranza di dare ai bambini una vita normale.

Ma la decisione dell’Opera diocesana Bernardo degli Uberti non è stata accolta con rassegnazione. Tutt’altro. Le mamme sono decise a combattere. Hanno organizzato una manifestazione per il 15 settembre, hanno lanciato una petizione online che ha già raggiunto oltre 12 mila firme e hanno scritto al Papa. Il quale si starebbe interessando della vicenda. Le mamme sono decise a lottare, e non potrebbe essere altrimenti quando vedi tuo figlio spegnersi perché l’asma non lo fa respirare.

La lettera

«Sua Santità Papa Francesco», inizia la lettera indirizzata in Vaticano. «L’istituto costituisce una vera e propria terapia aggiuntiva nel trattamento dell’asma che viene curata in città. Togliendoci la possibilità di portare i nostri figli in questa struttura, per molti vitale, andremmo incontro ad asma persistente che per molti durerà tutta la vita. Questi bambini saranno costretti a vivere una vita diversa dagli altri, con sofferenza fisica e psicologica quando l’Istituto Pio XII sarebbe in grado di curare meglio la malattia e i suoi esiti».

I genitori chiedono attenzione al Papa «per il bene e la salute dei nostri bambini, anche perché questo istituto è una delle strutture sanitarie della chiesa che avrebbe necessità di essere riorganizzata, non chiusa». Il Papa avrebbe già la lettera sulla sua scrivania.

La mobilitazione

Il 15 settembre, in concomitanza con il weekend organizzato anche per bambini che sono stati ricoverati a Misurina, le mamme hanno organizzato una manifestazione. Inizierà alle 14, davanti al Pio XII, e ha l’obiettivo di alzare la voce per tutelare il diritto di curare i bambini in alta quota. La petizione online lanciata su avaaz.org “Diamo un futuro ai bambini asmatici”, intanto, ha superato le 12 mila adesioni.

Le associazioni

Si sono mobilitate anche numerose associazioni che hanno a che fare con le malattie respiratorie. I presidenti di Allergici al latte, l’associazione ligure allergici, Amor (malati in ossigeno-ventiloterapia e riabilitazione), Apnoici italiani, Ariaaa3 (allergia asma ambiente), Asma allergia bimbi, Asma Sardegna, Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva), Cibo amico, dell’organizzazione italiana Sindrome di Churg - Strauss, di Respiro libero, Respiriamo insieme, Unione trapiantati polmone e Un respiro di speranza, hanno scritto una lettera a tutti i vertici delle istituzioni: all’Opera diocesana Bernardo degli Uberti, alla Regione (al presidente Zaia e all’assessore Lanzarin), al ministro della Salute Giulia Grillo.

La scelta di chiudere il Pio XII, scrivono, «appare inaccettabile. La nobile storia dell’Istituto è più che nota, e ancora di più lo sono gli effetti altamente benefici e perciò irrinunciabili sulla salute dei bambini». Le associazioni chiedono che si apra un tavolo per trovare una soluzione, individuando un percorso uniforme in Veneto e in tutta Italia per definire come accedere alle cure del Pio XII. —



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