Le mascherine di Giusy sono made in Calalzo

L’iniziativa della titolare del laboratorio artigianale e sartoriale “Beppa”: «Possono essere riutilizzate, necessarie per chi sta a contatto con la gente»

CALALZO

Produrre delle mascherine per dare il proprio contributo in questa situazione di emergenza.

L’idea è venuta a Giusy Vascellari, titolare del negozio “Beppa” a Calalzo. Nel suo laboratorio artigianale, specializzato di solito in ricami, sartoria, maglieria e gadgettistica, la cadorina, visto il momento, ha deciso di cambiare produzione e di creare da zero delle mascherine per aiutare a salvaguardare la salute di tutti i compaesani.

«Non ho certamente la pretesa che le mie mascherine blocchino il virus», sottolinea Giusy, «ma sono convinta che possono essere un valido aiuto per frenarne la diffusione. Questa idea mi è venuta una decina di giorni fa e dopo alcune ore di studio ho cominciato a produrle all’interno del mio laboratorio».

La mascherina si compone di tre strati. Due sono fatti in cotone: uno è a diretto contatto con la pelle mentre l’altro è quello più esterno, fantasioso e colorato per dare vivacità alla mascherina. All’interno invece vi è uno strato di tessuto non tessuto, utilizzato come vero e proprio filtro. Uno strumento, la mascherina, oggi più che mai attuale e oggetto di polemiche.

«Penso sia necessario che tutti utilizzino le mascherine in questo momento. Sono una precauzione in più e un segno di rispetto verso sè stessi e soprattutto verso gli altri», commenta Vascellari. «Con questa idea ho cercato di essere utile nel mio piccolo, se tutti facciamo la nostra parte ne usciremo presto da questa situazione».

Uno strumento utile soprattutto per i commercianti e per chi, a causa del lavoro, è costretto al contatto con altre persone.

«Non solo», spiega l’artigiana cadorina, «le mascherine servono anche a impedire quelle azioni volontarie che oggi sono pericolose, come ad esempio toccarsi il naso o la bocca. Si evita così di venire meno a delle semplici ma fondamentali regole».

Le mascherine di “Beppa” sono una valida alternativa a quelle ecologiche che in questo momento sono poco disponibili sul mercato o addirittura introvabili. Questo strumento di protezione, infatti, può essere lavato e igienizzato in lavatrice e non subisce alcun danno, permettendone così il riutilizzo.

L’idea di Giusy ha suscitato subito grande interesse nella zona cadorina e non solo. Una parte di questa produzione è stata regalata da lei stessa, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ai commercianti e agli anziani di Calalzo. Anche alcune aziende negli ultimi giorni ne hanno fatto richiesta per far fronte alla diffusione del Coronavirus. —

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