Le Olimpiadi forestali subito nel vivo
FELTRE. La pioggia non si ferma, ma nemmeno le decime Olimpiadi forestali. Per la prima volta in Italia e per la prima volta organizzate dall'istituto agrario di Vellai, le competizioni dell’Alpe Adria per contendersi il titolo di migliori tagliatori del legno sono state accolte ieri da uno scrosciare d'acqua ininterrotto.
Le manifestazioni sono cominciate in mattinata con il corteo inaugurale dei giochi e l'ingresso in campo delle 21 squadre ammesse (inclusa quella di casa), accompagnate dalla scia delle bandiere nazionali e dagli inni e seguite dai giuramenti nelle rispettive lingue di provenienza. Sì, perché oltre alla mega rappresentanza austriaca, con 89 atleti su 129, ci sono anche ragazzi croati, sloveni, bosniaci e cechi, assieme agli italiani delle altre due scuole agrarie ammesse.
Un tripudio di lingue e di interscambi, non solo di tecnica ma anche di passioni ed esperienze, salutato da una nutrita partecipazione istituzionale e territoriale, a cominciare dalla presidente della Provincia Daniela Larese Filon, che ha tenuto a dare il suo saluto.
Al suo fianco il consigliere all'edilizia scolastica Ezio Lise, il sindaco di Feltre Paolo Perenzin, il presidente dell'Unione montana feltrina Federico Dalla Torre, quello di Lattebusche (uno degli sponsor dell'evento) Augusto Guerriero, il corpo forestale dello Stato, la polizia provinciale, l'associazione Monte Grappa, il Parco con il direttore Antonio Andrich, l'ex dirigente scolastico dell'agraria Antonio Zamboni, più altri insegnanti in pensione. Assente per malattia – e con rammarico – il dirigente in carica Ezio Busetto.
L'originalità della manifestazione ha indotto molte persone a fare un salto a Vellai per vedere in cosa consistessero queste Olimpiadi. Ieri i 129 si sono scontrati a colpi di tagli di precisione e di tagli di abbattimento. La prima prova consiste nel taglio con la motosega di un tronco di legno levigato sdraiato a terra, fatto possibilmente a spessore costante e senza toccare terra. Nella seconda invece il tronco è più basso e in piedi e la precisione del taglio viene misurata con un laser proiettato su un pannello posto a una ventina di metri. Austriaci mostri di velocità e precisione, perché le tecniche di taglio fanno parte del loro curriculum scolastico, mentre per gli italiani la pratica è fatta solamente in qualche uscita o laboratorio specifico, e questo anche per colpa della riforma scolastica.
Oggi le gare riprendono di buon mattino per terminare entro l'ora di pranzo, cui seguiranno le premiazioni e la cerimonia di chiusura. È la volta di cambio catena e taglio combinato. La prova sramatura soltanto per i più bravi.
Francesca Valente
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi