«Le pedonalizzazioni funzionano ora offriamo turismo di qualità»
PIEVE DI CADORE. La crisi economica globale non è certo colpa della chiusura alle auto di piazza Tiziano, ma la pedonalizzazione si è dimostrata ovunque un’opportunità positiva. E tocca anche ai commercianti coglierla, puntando sull’offerta turistica di qualità.
Il sindaco Maria Antonia Ciotti risponde così a Stefano Pompanin, gestore del Gran Caffè Tiziano e coordinatore dei commercianti di Pieve, che l’altro giorno ha puntato il dito sulla chiusura della piazza e sulle mancanza di iniziative di animazione, chiedendo la riapertura al transito.
«La crisi non è solo della piazza, ma planetaria», spiega Ciotti, «sta portando non alla fine del mondo, ma semplicemente a un cambiamento epocale, del lavoro, del consumo, degli stili di vita, dei modelli di accoglienza turistica, dei valori secondo il concetto della sostenibilità. Le piazze vuote, purtroppo, si trovano ovunque, dai villaggi alle grandi metropoli. La storia ci insegna che ovunque sia stata adottata, la pedonalizzazione dei centri storici ha comportato anche la valorizzazione delle attività commerciali che si sono adeguate nell’offerta dei servizi: si pensi al Corso di Cortina, la prima pedonalizzazione italiana, a quella di piazza del Popolo a Roma, di piazza Duomo a Milano, il centro storico di Monaco di Baviera, o del paesino di Lech in Austria, nel quale si arriva solo con il treno».
«Pedonalizzazioni amatissime dai turisti», spiega il sindaco di Pieve, che «hanno costituito un valore aggiunto straordinario e tutte le attività commerciali ne hanno saputo trarre vantaggio e il pieno gradimento dei cittadini. Penso all’orgoglio che provano i veneziani per il Caffè Florian, e i padovani per il Pedrocchi, gestiti in modo da valorizzarne il glorioso passato: anche noi abbiamo uno dei pochi caffè storici del Veneto, il Gran Caffè Tiziano. Ora mi chiedo se abbiamo le motivazioni per provare lo stesso orgoglio».
«Animare la piazza con eventi è una delle vie da seguire», sottolinea il sindaco, «ma non la sola e in tal senso si devono muovere anche i commercianti, ma lo sforzo più grande deve essere compiuto seguendo il criterio della qualità- prezzo dell’offerta diversificata quotidiana».
L’amministrazione lancia dunque una proposta precisa: «Sarebbe auspicabile che nel centro di Pieve si potesse aprire un ristorante in grado soddisfare la clientela che viaggia alla ricerca dei punti gastronomici d’eccellenza, con i piatti tipici cadorini, che i volumi vuoti da anni riprendessero a vivere nell’originale funzione di accoglienza senza attendere l’ennesima trasformazione edilizia. La mia amministrazione va incontro a coloro che riaprono un albergo, sapendo che è l’inizio della filiera turistica».
Lo sguardo, dice insomma il sindaco Ciotti, deve essere a tutto campo ma rivolto in avanti: «Riaprire al traffico piazza Tiziano sarebbe il segno di un pericoloso ritorno indietro».
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