Le rive del lago del Mis affollate di turisti: a centinaia per la domenica fuori porta

Il Comune si preoccupa dei rifiuti: «Speriamo sia gente educata». Intanto scade il bando per l’area di Pian Falcina

SOSPIROLO

Il pacifico assalto dei turisti ai laghi bellunesi è iniziato. E il lago del Mis, in comune di Sospirolo, non fa eccezione. Anzi. Ieri (ma lo stesso era avvenuto anche una settimana fa) nell’area di Pian Falcina, bagnata appunto dalle acque del lago, si sono riversate centinaia di persone (non soltanto bellunesi, ma provenienti in buona parte anche dal Trevigiano) che, nonostante il meteo incerto, hanno voluto trascorrere una domenica fuori porta.

«Visto che già la settimana scorsa c’era stata una forte affluenza» spiega il vicesindaco di Sospirolo, Rudy Vallet – abbiamo attivato l’isola ecologica. Confidiamo nella buona educazione della gente. È una zona conosciuta da tutti e l’impressione è che probabilmente quest’anno ci sarà ancora più gente che arriverà in zone come il lago del Mis, essendo precluse mete più lontane, come quelle esotiche. Come Comune cerchiamo di fare la nostra parte. Fra un po’ attiveremo anche il servizio di pulizia e sorveglianza dell’isola ecologica e di tutta la valle, un servizio che c’è già da due anni, ovviamente soltanto in stagione. Perché i servizi sono belli e necessari, ma tutto ha un costo. E siccome il Comune di Sospirolo non ha entrate, di fatto, dalla valle del Mis, ma ha solo spese, non è che come Comune possiamo immaginare di impegnare decine di migliaia di euro su quel fronte. Il Comune, poi, non ha competenza diretta sulle strutture ricettive della valle del Mis, può solo cercare di spronare e stimolare gli operatori. L’unica cosa che dobbiamo fare è la raccolta dei rifiuti: su quella abbiamo competenza e cerchiamo di farla meglio che possiamo ma cercando anche di contenere i costi che altrimenti, se aumentano, vanno a finire sul conto dei cittadini di Sospirolo, non certo su quello dei turisti che arrivano».

Proprio in questi giorni scadono i termini per presentare le manifestazioni di interesse per l’affidamento in concessione dei servizi di gestione delle strutture e dell’area di Pian Falcina.

Il modulo, scaricabile dal sito del Parco nazionale Dolomiti bellunesi, va inviato entro le 12 di dopodomani, mercoledì, all’indirizzo entepndb@postecert. it. L’affidamento in concessione durerà cinque anni. Il valore del canone posto a base asta (con offerte in rialzo) a carico del concessionario è pari a 3mila euro l’anno con un aumento di 500 euro all’anno per gli anni successivi.

«L’area di Pian Falcina» spiega il Parco «rappresenta un luogo per lo svago, l’animazione, l’educazione ambientale e consente molteplici attività di tipo ricreativo e culturale, rappresenta un punto di incontro per residenti e turisti ed offre anche la possibilità di ospitalità nell’area camper o i bungalow. A due passi dall’area c’è la partenza per il sentiero natura della Val Falcina, mentre a un paio di minuti in auto si trovano il giardino botanico Campanula morettiana, i Cadini del Brenton e la cascata de La Soffia».

Le strutture ricettive comprendono un’area sosta per dodici camper con blocco servizi, tre unità abitative bi-modulari in legno già arredate, un punto di ristoro che può fungere da polo per la promozione delle attività didattiche, un’area pic-nic dotata di tre punti fuoco multipli, un’area giochi e una per attività culturali all’aperto. —
 

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