Le statue più amate L'ex tempore entra nel Cubo di Botta

La scultura di Fabiano De Martin Topranin che ha vinto l’ex tempore nel 2008
I bellunesi hanno ancora negli occhi l'Apollo di Matthias Sieff, il "Viaggio della speranza" di Silvano Ferretti e il "Crescerò imparerò" di Franco Maschio, ma a Palazzo Crepadona fervono i preparativi per allestire al mostra antologica dell'ex tempore. Per festeggiare degnamente i primi 25 anni della manifestazione, il Consorzio Belluno centro storico ha infatti organizzato un'esposizione delle statue che si sono conquistate i favori della critica o della popolazione negli anni. Una mostra per ricostruire la storia dell'ex tempore attraverso i suoi protagonisti: gli scultori e le loro opere. Saranno in tutto 25, più o meno una per anno: «Non è stato facile recuperare una scultura per ogni edizione», spiega Laura Dal Pont, che si sta occupando dell'allestimento per il consorzio. «Molte statue sono state vendute, e non è semplice rintracciarle». Così può capitare che manchino alcuni anni, e che per altri siano state scelte due opere. Tra i criteri alla base della selezione c'era anche quello di fornire un quadro il quanto più possibile esauriente dell'ex tempore e dei suoi protagonisti: per questo al Cubo di Botta verranno esposte opere di diversi scultori, da Ferruccio Bonapace, che si aggiudicò il premio giuria dell'allora consorzio Centro Belluno nel 1986 con "Famiglia di orsi bruni" a Beppino Lorenzet, che con "Polipo" conquistò il favore delle scuole nel 1996, fino a Matthias Sieff vincitore di questa edizione. Nell'elenco figurano tanti nomi conosciuti, e molti scultori che hanno partecipato anche all'ex tempore 2010: ci sono infatti Franco Maschio, con la scultura del 1994 "Infinito bisogno di aiuto", Angelo Bettoni ("La forza dei deboli" del 1998), Mario Iral ("La crisalide", sempre del 1998), Edi Sanna (premio Giuria e Fidapa nel '97 con "Monadi"). Sono ancora fresche nella memoria di tutti "A-mors" di Alessandro Pavone, il teschio di coccodrillo vincitore assoluto lo scorso anno, "Portandoti nel cuore", la scultura di Fabiano De Martin Topranin che due anni fa convinse la giuria di meritare il primo premio, e naturalmente l'"Apollo" di Sieff. Tra i nomi storici, degli scultori che hanno partecipato alle prime edizioni, ci sono Leonardo Tramontin, Franco Vergerio. Artisti che hanno lasciato la loro impronta sull'ex tempore con opere rimaste nella memoria collettiva della città. Può essere considerato uno storico anche Silvano Ferretti, che ha reso difficile la scelta alla Dal Pont: «Ha vinto talmente tanti premi e ha partecipato a così tante edizioni che non è stato semplice scegliere che opera collocare nel Cubo», spiega. La scelta è quindi caduta su "Senza fissa dimora", una delle ultime sculture della serie dei barboni che Ferretti realizzò utilizzando il tronco di cirmolo (negli ultimi anni ha sempre lavorato sui pannelli) e che vince il premio scuola nel 1999. La mostra antologica dell'ex tempore aprirà i battenti sabato, e rimarrà aperta fino al 24 dicembre (ma potrebbe essere prorogata al 6 gennaio 2011) con orario 10-13 e 16-19. Per tutta la durata dell'esposizione sarà inoltre possibile acquistare in loco il dvd realizzato al consorzio Belluno centro storico, e che racconta immagini, volti, artisti e opere che hanno fatto la storia di una delle manifestazioni che più sono entrate nel cuore dei bellunesi.
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