Le tasse comunali si pagano con attività di volontariato

BELLUNO. Se il reddito è basso e non si riescono a pagare i tributi comunali, si può fare volontariato. Barattando la cifra dovuta con ore di lavoro. La terza commissione ha approvato martedì sera il...

BELLUNO. Se il reddito è basso e non si riescono a pagare i tributi comunali, si può fare volontariato. Barattando la cifra dovuta con ore di lavoro. La terza commissione ha approvato martedì sera il regolamento per il baratto amministrativo, dando così seguito ad un ordine del giorno che era stato presentato, e votato, in consiglio comunale dal Movimento 5 stelle.

Prevede che i cittadini con un indicatore Isee inferiore a 10 mila euro ma anche le associazioni possano convertire la cifra dovuta per Tasi e Imu in attività di volontariato. In particolare si parla di manutenzioni, giardinaggio, piccole sistemazioni del territorio. «Le attività saranno fatte a moduli di otto ore cui si dà un valore di 80 euro», spiega la presidente della commissione Francesca De Biasi. «Le attività andranno eseguite a fronte di un progetto predisposto dal cittadino o dalle associazioni in accordo con il Comune e sotto la supervisione di un tutor nominato dal Comune, in modo da evitare che vengano svolti lavori magari non necessari».

Ogni anno le persone in difficoltà economica e le associazioni dovranno inoltrare a Palazzo Rosso la domanda con la quale dichiarano la loro disponibilità a barattare le tasse con ore di lavoro. Il Comune poi definirà due graduatorie, una per i singoli e una per le associazioni. «Per i primi si userà come criterio quello del reddito, che non potrà essere superiore ai 10 mila euro», continua la De Biasi. «Per le associazioni si andrà a esaurimento del capitolo di spesa ma si guarderanno anche gli utili realizzati».

Nello strumento del baratto amministrativo rientrano solo i tributi comunali, quindi di fatto Imu e Tasi. La bolletta dei rifiuti, per esempio, viene gestita da una società partecipata e non si potrà barattare. Il regolamento è stato approvato a maggioranza in commissione e sarà portato in consiglio entro la fine del mese. Se sarà approvato, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2017. (a.f.)

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