Le telecamere di Ponte per vedere il pirata
BELLUNO. Un cinquantino azzurro. Un casco in tinta. La polizia locale sta lavorando su questi due elementi, per cercare d’individuare il pirata della strada in motorino, che martedì ha messo sotto una ciclista in via Caduti 14 settembre 1944. Le avrebbe anche chiesto scusa, ma la sua gentilezza sarebbe cominciata e finita lì: ha innestato la prima e se n’è andato, senza preoccuparsi più di tanto dei danni che aveva provocato. La 56enne brasiliana B.S.R. non ha fatto in tempo ad annotare il numero della piccola targa inchiodata sul parafango e allora non rimane che affidarsi alle telecamere della videosorveglianza di Ponte nelle Alpi.
La richiesta dei vigili urbani bellunesi è già partita: «La ferita ci ha detto che il suo investitore è scappato da quella parte, di conseguenza vedremo le immagini dei colleghi pontalpini», spiega il comandante Gustavo Dalla Ca’, «dovremmo poterlo vedere mentre passa sotto gli occhi elettronici, e magari identificarlo. Non sarà un’operazione semplicissima, però bisognerà cercare fino in fondo. Diversamente le possibilità di arrivare a una soluzione positiva non sarebbero poi molte, in mancanza di una descrizione più precisa».
L’alternativa c’è, per il bene del presumibilmente giovane pirata: «La scelta migliore sarebbe quella di venire al comando di via Gabelli ad ammettere le proprie colpe», consiglia Dalla Ca’, «rischia non solo le lesioni personali, ma anche l’omissione di soccorso, che è un’aggravante non da poco. Se invece si presentasse nelle prossime ore, è chiaro che la legge sarebbe più comprensiva nei suoi confronti. Lo aspettiamo, nel frattempo facciamo tutto il possibile per sapere di chi si tratta, in maniera da denunciarlo. (g.s.)
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