Le telecamere di Rai International tornano a Pieve
Oltre agli aspetti legati alla cultura, è stata ricostruita la storia dell'occhiale cadorino

La giornalista televisiva Silvia Gia- comantonio durante le riprese a Pieve di Cadore
PIEVE DI CADORE.
Il paese natale di Tiziano e gli occhiali cadorini sono stati oggetto ieri delle attenzioni di Rai International. Dopo il successo riportato con la trasmissione dedicata al Museo degli occhiali nel 2010, il canale Rai intende riproporre il Cadore e le sue peculiarità con altri servizi. Il merito dell'iniziativa è della giornalista televisiva Silvia Giacomantonio che, arrivata a Calalzo da Roma mercoledì, ha dedicato la mattinata di ieri alla registrazione di immagini dei monumenti e dei musei di Pieve, oltre ad alcune interviste a personaggi importanti per la cultura cadorina. Il pomeriggio, invece, è stato dedicato alla ricostruzione dell'avventura cadorina dell'occhiale, con le riprese della casa dei fratelli Frescura a Rizzios, dov'è iniziata. Le telecamere Rai si sono poi soffermate sulle riprese, in alcune fabbriche che hanno aperto le loro porte, delle varie fasi della lavorazione di vari modelli di occhiali. «Amo molto il Cadore», ha affermato la giornalista, «e appena ne ho l'opportunità arrivo con tante idee e tanta volontà di proporre un territorio particolarmente bello, del quale, purtroppo, si parla solamente in occasione di disgrazie e di lutti. Conosco particolarmente la valle del Boite, dove ho dei grandi amici con i quali ho sempre collaborato. Tra questi c'era anche Bortolo De Vido, purtroppo scomparso un anno fa. Con questi servizi, che saranno trasmessi da Rai International, voglio proporre il Cadore anche per le sue peculiarità paesaggistiche, culturali e storiche». La prima tappa della troupe è stata alla casa natale di Tiziano, dove, dopo la presentazione generale fatta da Antonio Genova, l'approfondimento è stato affidato a Lionello Puppi, lo studioso residente a Pieve e membro del comitato scientifico della Fondazione Centro studi Tiziano e Cadore. Successivamente la giornalista, con il suo seguito di telecamere, si è spostata nella sede della Magnifica comunità di Cadore, dove ha ricostruito la storia del palazzo e dell'ente.
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