Le visite prenotate dal medico di famiglia
BELLUNO. Basta code ai Cup per prenotare una visita: a novembre partirà nell'Usl 1, prima all'Utap di Longarone e poi da gennaio 2016 in tutti gli altri ambulatori di medicina integrata, la sperimentazione per la prenotazione delle prestazioni direttamente da parte del medico di base.
Il progetto, che rientra in quello più ampio del fascicolo sanitario elettronico regionale, coinvolgerà pian piano poi tutte le Usl del Veneto e vede la collaborazione di Arsenal.it, il consorzio informatico che raccoglie tutte le aziende sanitarie venete presieduto da Claudio Dario.
«Il piano ha visto la luce nel Bellunese, prima che in altri posti in Italia», commenta il direttore generale, Pietro Paolo Faronato, «proprio perché è in un territorio come il nostro disagiato, geomorfologicamente difficile, che diventa importante evitare alle persone di recarsi al Centro di prenotazione unica che dista magari diversi chilometri dall'ambulatorio medico. Ma è stato attivato in via sperimentale qui, anche perché siamo la prima azienda in Veneto che è partita con la dematerializzazione delle ricetta farmaceutica e siamo tra le più avanti sulla dematerializzazione anche della prescrizione delle prestazioni: infatti sia i medici di medicina generale che i nostri ospedalieri, ormai rilasciano più del 90% di ricette dematerializzate. Adesso vogliamo dare valore a questo cambio di colore, da rosso a bianco, per cui partiano con questa sperimentazione che inizierà a novembre con la medicina di gruppo integrata di Longarone e dal primo gennaio sarà estesa a tutti i medici dell'Usl. Questo darà la possibilità al cittadino, nel momento in cui il medico di base prescrive la visita specialistica, di avere in tempo reale la data. Il cittadino non dovrà più recarsi o telefonare al Cup, ma prima di uscire dall'ambulatorio del suo medico saprà già dove fare la prestazione, il giorno e l'ora. Il Cup verrà mantenuto soltanto per eventuali disdette o modifiche di appuntamenti».
Il tutto avverrà grazie a dispositivi informatici che sono stati o saranno installati nei computer dei professionisti che potranno collegarsi direttamente con il Centro unico di prenotazione senza passare per gli operatori.
Il progetto sarà presentato oggi a Vicenza in occasione di un convegno nell'ambito di Medit, fiera dell'innovazione e delle tecnologie sanitarie. «Partire da Longarone è stata una scelta dettata dal fatto che lì ci sono tutta una serie di software sofisticati che permettono questo primo approccio. Vogliamo che il medico faccia sempre più il medico, e che la parte amministrativo-burocratica sia lasciata al personale amministrativo che ogni ambulatorio di medicina integrata è obbligato ad avere. Tutto è pronto per la partenza», dice il dg dell'Usl 1.
«Le agende sono pronte e dove ci sono dei posti liberi lì verrà messo l'appuntamento che prenderà il medico».
Ma se per centri grossi come Belluno, Valbelluna, Feltrino e parte del Cadore tutto sembra facile, resta il problema per quegli ambulatori, specie nelle realtà più piccole e disagiate, dove il medico è unico o non c’è possibilità di fare la medicina integrata con altri colleghi. «Per questi stiamo pensando a dei sistemi organizzativi per non lasciare mai soli i medici», annuncia il dg, «affiancando una segreteria. E dove non sarà possibile attuare questo sistema, comunicheremo in un secondo momento al paziente, magari via sms il giorno dell’appuntamento della visita. I sistemi ci sono, le tecnologie per farlo anche, si tratta solo di metterle insieme».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi