L’ecocentro si rifà il look e dice stop agli “abusivi”
FELTRE. L'ecocentro si prepara a rinascere, senza costringere più gli utenti a fare gli equilibristi con l'ombrello in una mano e i rifiuti da buttare negli appositi container nell'altra quando piove, migliorando l'accesso con una nuova strada d'ingresso, rendendo la circolazione più funzionale all'interno della struttura, eliminando i conferimenti abusivi da parte dei residenti di altri Comuni e premiando i comportamenti virtuosi. È pronto il progetto definitivo per la riorganizzazione dell'ecocentro e la realizzazione di infrastrutture per futuri lotti produttivi. Per questo l'amministrazione contrarrà un prestito da 200 mila euro (fa parte della partita dei mutui da 2 milioni complessivi che il Comune sta chiedendo per realizzare opere varie) con la prospettiva di eseguire i lavori in primavera-estate.
Nello specifico, l'intervento prometterà di risolvere i disagi riscontrati dalle ditte e dai privati che ogni giorno si recano in via Cavalieri di Vittorio Veneto. Sarà realizzata una nuova strada d'accesso che passerà tra l'Autolavaggio e De Bacco auto (è stato risolto pure il problema spinoso dell'interferenza con i privati); sarà installata una barriera automatizzata che permetterà solo ai feltrini di entrare con la chiavetta elettronica dei rifiuti; ci sarà il potenziamento della videosorveglianza; i punti di scarico saranno coperti con una tettoia, aggiungendo i posteggi auto per favorire le manovre con l'auto. Adesso infatti il traffico è congestionato, perché c'è una sola corsia di incanalamento sottodimensionata (il posto per lo scarico è lo stesso dove si defluisce con le macchine).
«L'intento è di andare a incentivare i fruitori virtuosi dell'ecocentro, però per farlo bisogna che ci siano le condizioni: deve entrare solo chi può farlo (da qui la sbarra) e c'è da studiare il modo per capire cosa porta l'utente, in modo premiare la quantità dei conferimenti», spiega l'assessore ai lavori pubblici Adis Zatta. Che aggiunge: «Non è un progetto che cambia solo la strada d'accesso, ma va anche a infrastrutturare la zona per ricavare tre lotti fabbricabili (attraversati dall'attuale strada di accesso), che poi andranno in alienazione, con la riserva di tenercene uno per la costruzione del centro del riuso».
Raffaele Scottini
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi