L’Ecomont sospende la sperimentazione del nuovo servizio

Raccolta rifiuti. Molte le proteste di sindaci e cittadini De Carlo: «Riproviamo in autunno quando c’è meno gente»

CENTRO CADORE. Stop alla sperimentazione per la razionalizzazione del servizio: almeno fino al termine della stagione estiva. Lo ha comunicato ieri l’Ecomont di Longarone, la ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti per conto dell’Unione Montana del Centro Cadore. La decisione è stata presa a seguito delle numerose lamentele pervenute da parte di Amministrazioni e di privati cittadini. Proprio qualche giorno fa il presidente dell’Um, Luca De Carlo, aveva inviato, all’attenzione dell’ingegner Ivan Dalla Marta, una lettera in cui segnalava le «perplessità circa l’avvio di un progetto di sperimentazione a ridosso della stagione estiva. Facciamo notare, infatti, che nei mesi di luglio e agosto le campane presenti sul territorio subiscono un utilizzo decisamente diverso e notevolmente superiore a quello normalmente riscontrabile durante i periodi di bassa stagione».

«A seguito di questa lettera, ma anche delle diverse segnalazioni fatte da parte dei cittadini e dei Comuni (tra cui Vigo, Pieve e Lozzo, ndr)», spiega De Carlo, «l’Ecomont ha confermato che sospenderà e non riprenderà prima di ottobre la sperimentazione. Fortunatamente si è resa conto dei disagi e dei disservizi che andavano a crearsi. Un grazie va ai cittadini per la partecipazione. A loro l’invito, come ovvio, a far presenti eventuali problematiche che dovessero sorgere e situazioni in cui si renda necessario migliorare il servizio».

Il test era stato avviato dall’Ecomont per capire quali cassonetti si riempiono prima e quali, invece, rimangono vuoti più a lungo. Il tutto per monitorare la situazione e gestire meglio il servizio. Un modo per riuscire anche a ridurre i costi della raccolta differenziata, vuotando solamente i contenitori pieni o quasi, per diminuire i tempi di prelievo e, nello stesso tempo, non scontentare i clienti. La sperimentazione serviva quindi a individuare i bidoni che ogni lunedì risultano pieni e quelli che potrebbero essere vuotati saltuariamente, risparmiando in questo modo sui viaggi e sul personale. Il test aveva però lasciato perplesso più di qualche cittadino alle prese con lo smaltimento della plastica. Le strade lungo le quali non erano stati vuotati di proposito i contenitori verdi della plastica e del vetro, infatti, avevano trovato quasi ovunque una situazione critica: le campane completamente piene, con ai loro piedi mucchi di sacchetti colmi di bottiglie e di altra plastica. Non per cattiva volontà da parte dei cittadini, ma perché questi ultimi avevano trovato la campana piena fino all’orlo. «Il periodo estivo non era di certo il migliore per avviare una sperimentazione, che pure aveva un suo senso», dice ancora De Carlo, «e che con ottobre riprenderà certamente, cercando sempre di coniugare la razionalizzazione delle spese con un adeguato servizio dato ai cittadini».

Martina Reolon

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