L'Eden delle Dolomiti si può fare

Anche le Regole dicono sì al progetto didattico di Luca Da Corte Croera: una fattoria didattica con animali, piante, e percorsi geoturistici
Cervi in cerca di cibo al disgelo
Cervi in cerca di cibo al disgelo
BORCA.
Le Regole di Borca sono favorevoli all'Eden: una fattoria didattica con animali, piante, e percorsi geoturistici. Si tratta di un progetto ideato da Luca Da Corte Croera che, con l'aiuto del tecnico Renzo De Vido, dell'assessore comunale Giancarlo Sala e del consigliere comunale Pietro Sala, viene portato avanti con ottimi risultati.


Basti pensare che ne sono entusiasti e hanno dato disponibilità a collaborare la Provincia di Belluno con il settore della Polizia provinciale, il Comune di Borca di Cadore, la Regola di Borca, la Comunità Montana Valboite, la Fondazione Unesco, l'Università di Padova, Dolomiti Project, il consorzio Green Concept, Ascom e ci saranno presto un incontro e un sopralluogo con i responsabili della Regione Veneto.  Eden sta per "E' Dolomiti E' Natura" e nasce come un centro fauna e flora alpina delle Dolomiti pensato nell'area di Nedui, Pian dei Ciavai, cascata del Pisandul a Borca. 


«Il nostro progetto», spiega Da Corte, «intende far rivivere la storia delle Dolomiti attraverso la fauna e la flora, si vuole cioè trasformare una visita in un patrimonio, trasformare un'area in un centro ospitante tutte le specie di animali selvatici presente nell'arco dolomitico. Sarà un Eden aperto alla visitazione di tutti, affinché questo meraviglioso patrimonio della nostra terra sia debitamente conosciuto e apprezzato per il valore inestimabile che rappresenta, sia per i valligiani che per i villeggianti, e che coinvolga magari anche il cacciatore come interlocutore tra la natura e i visitatori». 


L'idea è quella di avere a Borca un Eden faunistico con una fattoria didattica che ospiti numerosi animali selvatici delle Dolomiti e bestiame da pascolo e da cortile in un'area protetta e curata da personale formato; soprattutto per essere visitato dai ragazzi, dalle famiglie e dalle classi scolastiche, come proprio e vero momento didattico a contatto con la natura per un'offerta di apprendimento nuova ed accattivante; un luogo poi la cui visitazione permetta oltre che di conoscere meglio il fantastico mondo della fauna selvatica, anche di comprendere l'importante ruolo che la predazione e la cacciagione svolgono per il mantenimento degli equilibri ambientali, insomma un punto di incontro fra mondo selvaggio e mondo civilizzato. 


Sarà inoltre un Eden di flora e micologia che faccia conoscere a chi non comprende l'importanza dei macro ambienti e delle differenti zone boschive, che illustri le varie specie di alberi, arbusti, funghi instaurando non solo un legame storico ma anche culturale con chi vive la montagna dolomitica. Infine sarà un Eden turistico dove incantare il turista con le bellezze che le genti delle Dolomiti preservano da millenni e che sia capace di premiare e dar forza ad una valle che del rispetto della natura dolomitica ne ha fatto la sua filosofia di vita.  E premiare cosi il popolo, che ha avuto il coraggio di abitare queste valli e che oggi ha ancora il privilegio di farlo.

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