Lega: Vello inaugura il clima distensivo
La prima lancia spezzata è per Bottacin: «Tra noi grande confronto»

BELLUNO.
«La mia elezione e quella del mio nuovo direttivo provinciale non hanno bocciato nessunissima linea "Bottacin"». Nel suo primo giorno da segretario provinciale della Lega Nord, Diego Vello prende carta e penna per smentire le interpretazioni più maliziose sulla sua elezione. Anzi, Vello annuncia che con il presidente della Provincia avrà uno stretto rapporto di collaborazione. «Quel che è vero», scrive ancora il segretario nel suo primo comunicato, «è che è stata premiata una Lega Nord come movimento in crescita e con una grande base per il futuro. Una Lega forte che è composta appunto anche di ottimi amministratori, come Gianpaolo Bottacin e tutti i nostri sindaci. Da oggi la Lega Nord guarda con coraggio al futuro».
Nell'esito del congresso del Carroccio, c'è chi legge una "punizione" dei militanti verso la Provincia. Lei cosa pensa della gestione di Palazzo Piloni?
«Io vedo un presidente, una giunta e un consiglio che lavorano e portano avanti il programma. Nessuno venga a dire che non è così, perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Io ho visto Bottacin molto impegnato ad esempio anche in questi giorni di maltempo per risolvere le emergenze. Sulla giunta si tratta di screzi, io non andrei oltre l'ambito umano che c'è sempre. L'importante è che si affrontino i problemi e lo fanno».
Come intende impostare il rapporto con i vostri maggiori alleati del Pdl e come interpreta la loro scelta di non nominare un vicepresidente della Provincia "per risparmiare"?
«Prima devo sistemare e prendere in mano la macchina della Lega e la segreteria, poi mi confronterò con gli alleati. Di certo quando è ora di parlare di tagli la Lega è la prima, basta vedere l'eliminazione delle auto blu. Per quanto riguarda la vicepresidenza sentirò Bottacin, tra me e lui ci sarà un grande confronto e se lui mi dirà che ha bisogno di un vice del Pdl lo chiederò, altrimenti no».
Lei è stato molto applaudito per il discorso programmatico sui doppi incarichi da evitare. In Lega è pieno di gente che ha più di un incarico, a partire dal suo predecessore. Come intende gestire la questione concretamente?
«Non si tratta di una cosa assoluta. In alcuni casi i doppi incarichi non precludono un buon lavoro. Intendo dire che serve una nuova linea. Si valuterà caso per caso, in base alle capacità amministrative che ognuno dimostra, finora non mi sembra che ci siano stati problemi, ma sarà argomento di discussione col direttivo».
Lei ha parlato di vittoria dei militanti. Va ricordato che il movimento non è ancora strutturato proprio nelle zone dove prende più voti, come il Cadore. Come intende muoversi?
«Succede quando si cresce tanto e in fretta, la macchina non può starci dietro. Siamo molto impegnati in quelle zone, abbiamo tantissimo voti e siamo comunque tra i più radicati».
I prossimi impegni?
«Riunire il direttivo, credo la prossima settimana. Ringrazio chi mi ha sostenuto, ma soprattutto chi mi aiuterà nella segreteria».
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