Legambiente premia San Gregorio
BELLUNO. Battuto solo dal trevigiano Castelcucco. San Gregorio nelle Alpi si conferma uno dei Comuni più virtuosi nella gestione dei rifiuti. Lo dice la classifica di Legambiente, che da quest’anno non guarda più solo alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta, ma anche alla quantità di rifiuto secco (cioè avviato a smaltimento, in discarica o inceneritore) pro capite prodotta ogni anno. Non basta più, insomma, differenziare il più possibile. Bisogna anche iniziare a produrre meno rifiuti se si vogliono rispettare i parametri messi dall’Europa.
San Gregorio si piazza al secondo posto nella classifica veneta: non solo la percentuale di raccolta differenziata è arrivata all’85,8%, ma la quantità di “secco” prodotto dagli abitanti è bassissima: appena 23,7 kg all’anno a testa. A Castelcucco è di 17,9 kg/abitante/anno. Nella top ten c’è un altro comune bellunese: Sospirolo. Qui la differenziata è al 75,6%, la quantità di secco prodotta dagli abitanti l’anno scorso è stata di 27,3 kg/pro capite.
I dati sono contenuti nel dossier “Comuni ricicloni Veneto 2016”, predisposto da Legambiente usando i dati forniti dall’Arpav. Il documento sarà presentato oggi nel Palazzo dei Trecento a Treviso, nel primo forum regionale dei rifiuti (la Tribuna è media partner).
Nel conteggio dei rifiuti avviati a smaltimento ci sono sia il secco non differenziabile raccolto dalle utenze domestiche che quello prodotto a scala comunale, ovvero i rifiuti da parchi e cimiteri, oltre agli ingombranti e ai rifiuti da spazzamento strade.
La classifica relativa alla provincia di Belluno vede ai primi dieci posti sette comuni del Feltrino. Feltre è settima con una percentuale di differenziata dell’81,92% e una quantità di rifiuto secco inviato a smaltimento di 46,12 kg/abitante/anno. Dopo San Gregorio e Sospirolo ci sono Santa Giustina (31esima in Veneto), Quero-Vas (al 34° posto in regione), Cesiomaggiore (41°), Ponte nelle Alpi (61°), Feltre (77°), Seren del Grappa (80°), Zoppè (81°) e Alano di Piave (89°).
Nel Feltrino la percentuale di differenziata è superiore all’80%, con il picco di San Gregorio (85,77%), Quero-Vas (83,88%) e Santa Giustina (83,26%). Ponte nelle Alpi ha una differenziata dell’84,09% e gli abitanti producono 41,03 kg/secco/anno. Belluno capoluogo è seconda in Veneto e 199esima in regione, con una percentuale di differenziata del 75,12%. I bellunesi producono inoltre 70,79 kg/secco/anno, secondi solo a Treviso dove la differenziata è all’81,96% e la produzione di secco si ferma a 56,85 kg/abitante/anno.
Guardando la situazione a livello provinciale, oltre al Feltrino sono in ottima posizione in classifica i Comuni che hanno avviato la raccolta porta a porta del secco. Per esempio Lentiai, che ha il 76,2% di differenziata. Solo questo Comune e Sospirolo si salvano nel bacino della Valbelluna, dove l’anno scorso il sistema di gestione rifiuti ha avuto diversi problemi. I dati di Legambiente si riferiscono al 2015 e si spiega così l’ultimo posto di Sedico (47,7% di differenziata e 186,59 kg di secco/abitante prodotti). Mel è penultimo (51,2% differenziata, 130,92 kg di secco prodotti), Limana ha il 55,4% di differenziata e 143,56 kg di secco prodotti da ciascun abitante, Trichiana è al 531° posto con una differenziata del 59,9% e una produzione di secco di 86,93 kg/abitante/anno.
L'anno prossimo la classifica sarà presumibilmente diversa, perché la Valbelluna ha cambiato sistema di gestione dei rifiuti. Sedico si è affidata ad una società in house ed è passata al porta a porta spinto. Limana e Trichiana hanno scelto Bellunum e i dati dei primi mesi sono incoraggianti (differenziata vicina all'80%). Anche Mel sta migliorando grazie al nuovo appalto, fatto con Sospirolo e Lentiai.
Molto bene anche tutto l'Agordino, dove la gestione dei rifiuti è affidata all'Unione montana e la differenziata è al 75,6%, con una produzione di secco di circa 88 kg/anno/abitante. È al 73,6% di differenziata l’Alpago, che ha una gestione a livello di bacino da anni, ma anche altri comuni della montagna bellunese, turistici, sono riusciti a raggiungere un ottimo equilibrio nella gestione dei rifiuti. Zoldo supera il 75% di differenziata, Auronzo è al 75,1%. Sono sotto il 65%, invece, numerosi comuni del centro Cadore e del Comelico, dove il problema sta soprattutto nella raccolta dell’umido: se non viene fatta correttamente, i sacchetti vengono rimandati indietro e finiscono nel secco.
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