«Legge 25 già adottata e trasferimenti aumentati»

BELLUNO. «Una figuraccia, che palesa totale impreparazione sul tema, invito il consigliere Azzalin ad essere più cauto su questioni che conosce poco e che lo hanno indotto in confusione, una...

BELLUNO. «Una figuraccia, che palesa totale impreparazione sul tema, invito il consigliere Azzalin ad essere più cauto su questioni che conosce poco e che lo hanno indotto in confusione, una confusione tipica del Pd su questa materia». La replica dell’assessore regionale Gianpaolo Bottacin al consigliere Graziano Azzalin, che qualche giorno fa ha contestato i dati sui trasferimenti alle Province diffusi in precedenza proprio da Bottacin.

Assessore partiamo dalla Legge regionale 25, quella che più interessa i bellunesi. Si sta dando o meno compimento all'autonomia amministrativa?

«Certo e le faccio subito un esempio pratico: forse Azzalin, rodigino, non sa che a quella di Belluno, a differenza che alle altre province, la Regione ha trasferito dal 1 gennaio 2016 le concessioni di derivazioni idriche e questo proprio in attuazione della legge 25. O forse lo sa, ma sul tema dell'acqua preferisce glissare altrimenti qualcuno potrebbe ricordargli che a livello governativo il Pd ha deciso di privatizzare il servizio idrico integrato, cosa palesemente in contrasto con i proclami che sul territorio i loro rappresentanti hanno sempre fatto circa la tutela pubblica di questo bene».

E in termini finanziari?

«Azzalin, per confondere la gente, afferma che i trasferimenti alle province sarebbero calati dal 2009 al 2014, peraltro parlando in generale delle province. Che c'entra con la L.R. 25, che riguarda la specificità della provincia di Belluno? Come mai inoltre egli si riferisce al 2014 anziché al 2015, primo anno di applicazione della legge medesima?».

Quindi sul dato Veneto, anche lei ammette un calo dei trasferimenti?

«Assolutamente no. Anche qui in maniera del tutto demagogica, Azzalin affronta la discussione senza tenere conto che, analizzando con serietà i dati 2015, si possono trovare ulteriori 40 milioni destinati alle Province del Veneto in trasferimenti indiretti».

Concentriamoci sui trasferimenti dedicati alla provincia di Belluno.

«Su questi invito il consigliere ad avere l'umiltà e l'avvertenza di studiare i dati del bilancio di Palazzo Piloni, che sono pubblici. Se lo facesse si accorgerebbe che dal 2009 al 2015 i trasferimenti regionali sono saliti da 12 a 40 milioni, considerando anche i 16 milioni del demanio idrico ora incassati direttamente dalla Provincia. Di converso i trasferimenti statali sono passati da 24 milioni a zero; e qui ricordo che, visto che al governo c'è il Pd e Renzi, forse un pelino di maggior pudore nel sparare cifre a casaccio non guasterebbe. I numeri sono numeri, difficilmente interpretabili ma facilmente riscontrabili, anche per il piddino Azzalin con un semplice click su internet».

Numeri che peraltro sanciscono la difficoltà in cui continua a navigare il bellunese.

«Certo, problema che si risolverebbe solo se al territorio fosse riconosciuta l'autonomia fiscale, cosa che porterebbe circa un miliardo di euro in più ogni anno. Purtroppo Azzalin, come il suo capo politico Renzi, in questo caso con chiarezza dice che è irrealizzabile. Prendiamo atto di questa ferma posizione del Pd contro l'autonomia, ma stiano sereni che noi il referendum promosso dal presidente Zaia lo faremo lo stesso e poi vedremo, Renzi o non Renzi, in che numeri i bellunesi e più in generale i Veneti vogliano avere la stessa autonomia di Trento e Bolzano».(i.a.)

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