Legge Cirinnà: la Usl “censura” il convegno
BELLUNO. L’Usl “censura” il convegno sulla legge delle unioni civili e sulla genitorialità omosessuale, e non consente l’uso dell’acronimo ai suoi operatori.
Parlare della genitorialità omosessuale “è inopportuno”: nero su bianco, con questo aggettivo la Usl ha bollato il convegno e negato il patrocinio agli incontri promossi per oggi dal Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati, organismo che apre il dibattito su unioni civili in generale, stepchild adoption, omogenitorialità, alla luce delle norme la cui applicazione è iniziata anche in provincia. Il momento di studio abbraccia tutto l’argomento delle unioni civili e squarcia veli sui rapporti genitori e figli, ci si trovi davanti a coppie etero o omosessuali, e a single. Un approccio ad ampio raggio: «Un papà, una mamma. Due papà due mamme. Genitori e figli tra affetti e diritti»: questo il titolo del seminario di studi in sala Muccin.
Per questo il “niet” dei vertici della sanità pubblica provinciale e l’uso di quella parola, “inopportuno”, riferita proprio all’argomento della genitorialità omosessuale, ha lasciato tutti di stucco ed è apparso incomprensibile ai vari livelli. Ma l’atteggiamento omonegativo è risultato ancor più dogmatico quando lo stesso ente ha imposto ai suoi operatori partecipanti al convegno, di farlo a titolo personale e privato. L’autorizzazione è stata concessa solo in virtù di questa condizione. Il nome Usl insomma, non doveva comparire col logo sui manifesti del pomeriggio di studio, tantomeno figurare quale ente di appartenenza del professionista eventualmente relatore.
Poco male, si sono detti gli organizzatori, di loghetti ce ne sono comunque tanti: dalla Conferenza dei sindaci della stessa Usl 1 che ha invece patrocinato i due eventi. Con l’Ordine hanno collaborato Comune di Belluno, Commissione pari opportunità del Comune di Feltre, Società italiana di mediazione familiare, Consigliera di parità della Provincia, Associazione Donna, Soroptimist, Ordine degli assistenti sociali del Veneto, Studio Percorsi e La Meridiana.
«Il nostro obiettivo è di approfondire la legge sulle unioni civili in senso lato e gli effetti sui minori», spiega Laura Vittoria De Biasi, avvocato e componente Cpo dell’Ordine degli avvocati «Non a caso vengono docenti universitari come Vittorio Filippi e Alessandro Taurino, professionisti come Paola Scalari».
Due gli appuntamenti di oggi. A Belluno si inizia alle 14.30 in Sala Muccin (Giovanni XXIII) col seminario «Un papà, una mamma. Due Papà, due mamme. Genitori e figli tra affetti e diritti», rivolto a professionisti del diritto e dell’aiuto, a operatori delle istituzioni e delle associazioni, educatori e cittadini: si approfondiranno aspetti sociologici, giuridici, psicologici che la legge Cirinnà riconosce ai cittadini. I temi: “famiglia e famiglie. Architetture e legami affettivi oggi” con il sociologo Filippi, prof allo Iusve, l’avvocato De Biasi. Poi “Nuovi scenari sulla genitorialità” con la psicoanalista Scalari di Venezia, Alessandro Taurino, docente di psicologia dell’Università di Bari e Marcella De Pra, mediatore familiare. A Feltre, 20.30, nell’aula magna del campus universitario Merlin, una conversazione aperta con Marcella De Pra e Laura De Biasi che incontrano Alessandro Taurino, autore di “Due papà, due mamme. Sfatare i pregiudizi”... Ma forse continua a essere “più semplice spezzare un atomo” (Einstein docet).
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